Cinisi. Suor Maria di Gesù Santocanale è Beata
Il miracolo riconosciuto è avvenuto nel luogo in cui oggi c’è il sepolcro. Nel 2003, Andrea Cracchiolo faceva parte della squadra di operai che lavoravano al rifacimento dell’edificio. Ad un tratto, cadde da un altezza di circa 11 metri sul punto in cui doveva essere collocata la tomba. Rimase illeso. Neppure un graffio.
E’ questo l’evento inspiegabile che ha convinto la Congregazione per le cause dei santi a sottoporre a papa Francesco la beatificazione di suor Maria di Gesù di Santocanale (nella foto). Il 14 dicembre, il pontefice ha autorizzato la promulgazione del decreto che eleva agli onori degli altari la fondatrice dell’Istituto che ha sedi in diverse parti del mondo. C’è gioia, dunque, in paese e fra le suore che, da anni, si battono per il riconoscimento. Si è ancora in attesa di sapere la data esatta della cerimonia che avverrà nel Duomo di Monreale. Nel 2000, la Chiesa aveva già proclamato Venerabile questa donna che, al secolo, si chiamava Carolina Concetta Angela dei Baroni di Santocanale morta nel 1923. Poi, per diverso tempo la pratica si era arenata. E, forse, sarebbe finita in questo modo se non fosse stato per il piglio combattivo di Suor Salvina e di Don Antonio Ortoleva che hanno seguito la pratica di beatificazione, sottoponendo a giudizio la caduta di Cracchiolo e i tanti casi di coppie sterili che, dopo avere chiesto l’intercessione, hanno generato figli. La storia di questa giovane nobildonna palermitana merita di essere saputa anche da chi, in modo laico, riconosce il valore di coloro che si battono contro le disuguaglianze. Nata nel 1852, è in una Cinisi poverissima che decide di stabilirsi. Nel paese dei nonni, lavora assieme a quattro consorelle contro miseria e analfabetismo. A prendere i voti, arriva dopo il divieto iniziale del padre, il rifiuto del matrimonio combinato e una lunga malattia. Ottenuta la guarigione, riceve dalla famiglia il permesso di farsi suora. Diventa, allora, terziaria francescana e in seguito, l’istituto è aggregato all’ordine dei Cappuccini. La povertà è d’obbligo e Carolina allestisce con la propria dote una mensa per i poveri che riusce a sfamare per dieci anni cento persone. Dotata di carità cristiana, ma anche di grande capacità organizzativa, si rende conto che è opportuno che anche le donne conoscano un mestiere. Insegna, perciò, l’arte del ricamo, dell’uncinetto e del tombolo, dando vita ad una tradizione che ancora resiste. Se, poi, nessuno dei bambini al catechismo sa leggere, allora, costruisce degli arredi sacri in miniatura che, come dei giocattoli, riescono a catturare l’attenzione dei bambini. Oggi, gli oggetti, le immagini e la tomba sono visitati dai tanti credenti che arrivano nella casa d via Sacramento per chiedere un’intercessione. “A differenza del passato, questa generazione – dice con una punta di rammarico Suor Salvina – non conosce bene questa storia” Ma, forse, adesso qualcosa cambierà.
Nella foto di apertura, don Antonio Ortoleva, parroco di Cinisi
una grandissima anima che ha reso presente e vivo Cristo nell tempo e nella storia non solo di Cinisi ma di tutta la Sicilia
Gli eventi locali spesso sono poco conosciuti…necessiterebbe una memoria storica in tal senso per dare voce a chi nn si conosce.Perché non creare un sito con qsta ricerca???
Occorre ricordare tutti gli eventi ancora poco conosciuti e diffondere queste perle rare a tutti…
Grazie alla Madre Maria di Gesù, mio figlio ha superato un difficile esame! VIVA LA BEATA!