L’auto di scorta del giudice Falcone arriva al Giardino “Quarto Savona Quindici” – Video

“Quarto Savona Quindici”. E’ il nome in codice dell’auto di scorta del giudice Giovanni Falcone. E da oggi è anche il nome del “Giardino della Memoria” realizzato, a ridosso dell’autostrada A29, fra Capaci ed Isola delle Femmine, sul luogo della strage del 23 maggio 1992 quando la mafia fece saltare in aria, il magistrato, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta.

La Quarto Savona Quindici era la prima delle tre auto blindate Fiat Croma che accompagnavano Falcone appena atterrato a Punta Raisi. La vettura era guidata da Vito Schifani, sul sedile posteriore l’agente Rocco Dicillo. Falcone guidava invece la Croma bianca che li seguiva, e su cui viaggiava anche la moglie e sul sedile posteriore l’autista Giuseppe Costanza che si salvò.

Nell’esplosione i tre agenti sulla prima vettura, morirono immediatamente, poiché la loro auto fu quella investita con più violenza dalla deflagrazione. Oggi su quel luogo di morte, c’erano gli studenti delle scuole di Capaci e Isola delle Femmine, gente comune, sindaci e forze dell’ordine.

All’inaugurazione del Giardino e alla scopertura della teca contenente i resti della Quarto Savona Quindici, ha partecipato il Ministro dell’Interno Marco Minniti, il capo della Polizia Franco Gabrielli, Rosaria Costa, vedova dell’agente Schifani e Tina Montinaro, moglie del capo scorta Antonio.

I resti dell’auto rimarranno a Capaci fino a stasera in occasione della puntata speciale che la Rai dedicherà all’evento, poi tornerà momentaneamente nella caserma Lungaro di Palermo in attesa che siano completati gli ultimi lavori per ospitarla al Giardino della Memoria. Il progetto è stato realizzato da un team di architetti.

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