Tonnara di Scopello. Libero accesso al mare: Legambiente contro Comune, botta e risposta
“Una smisurata e irregolare fruizione dell’area vincolata causerebbe un gravissimo danno alle strutture nel suo complesso e un deterioramento del patrimonio culturale e paesaggistico che nel suo unicum la Tonnara di Scopello rappresenta”, Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia contro l’amministrazione comunale di Castellammare del Golfo che ha approvato il progetto per avviare un procedimento di esproprio per alcune parti del Complesso Monumentale della Tonnara di Scopello, sito tutelato sin dal 1984 dall’assessorato ai Beni culturali. Per gli ambientalisti, le procedure sono illegittime perché avviate in assenza di conformità urbanistica, senza l’indispensabili autorizzazioni da parte dell’Ente che tutela il bene, nonché del necessario nulla osta in quanto l’area fa parte di una zona SIC/ZPS. Legambiente chiede un’audizione alla Sopraintendenza di Trapani e alla Regione per spiegare le ragioni della ferma e netta contrarietà a questa ipotesi.
Pronta la replica del sindaco Nicolò Coppola, “il libero accesso al mare è un diritto di tutti che va tutelato e sicuramente regolamentato. Quanto affermato da Legambiente è inaccettabile nei contenuti e nei toni usati, il procedimento avviato dall’amministrazione riguarda solamente la via di accesso al mare e non il complesso monumentale della Tonnara di Scopello. “Ritenevamo –prosegue Coppola- che Legambiente avesse a cuore l’interesse pubblico e non si appiattisse su posizioni che sembrano quasi rispondere ad interessi privati. Dobbiamo però constatare che Legambiente negli anni passati ha condiviso e manifestato pubblicamente posizioni nettamente opposte a quelle attuali: nel giugno del 1996 assieme ad altre associazioni invitava a difendere Scopello da una pericolosa tendenza alla privatizzazione; nel luglio del 1996 protestava contro la chiusura del libero accesso al mare e lo sfruttamento privato della spiaggia, nel giugno del 2007 partecipava al sit in di protesta assieme a tante altre associazioni e partiti per chiedere il diritto di accesso al mare libero e gratuito. Non è dunque chiaro il perché di questo cambio di rotta -conclude il sindaco Nicolò Coppola- e il continuo intervento di Legambiente, sistematico negli ultimi anni, solamente quando si parla della tonnara di Scopello”.
Sulla questione del libero accesso al mare interviene pure il “Circolo Metropolis” che invita l’amministrazione comunale a dare seguito al procedimento di esproprio. “Ci stupiamo –si legge in una nota- della posizione del presidente di Legambiente che parla come se fosse il portavoce degli interessi privati della proprietà della Tonnara, opponendosi così a tutto un movimento che da dieci anni, anche con la raccolta di cinquemila firme, si è battuto per un diritto pubblico. Ribadiamo la nostra posizione di sempre –sottolineano dal Circolo Metropolis- forti anche del parere formulato nel 2008 dell’Assessorato Territorio Ambiente che afferma che “il semplice passaggio dei pedoni non recherebbe danno all’immobile, a condizione che sia interdetto l’accesso a qualunque veicolo a motore”. Il Circolo Metropolis invita infine il Comune a costituirsi parte civile contro l’opposizione della proprietà della Tonnara di Scopello alle decisioni della giunta di Castellammare del Golfo che il 30 dicembre 2014 ha approvato il progetto per avviare un procedimento di esproprio. Metropolis chiede dunque all’amministrazione di tutelare l’interesse pubblico a discapito degli interessi privatistici e speculativi.
Circolo Metropolis, Laurus Cultura e Ambiente Onlus, Ass. Cambiamenti, CAI sottosezione di Castellammare, LIPU Sicilia, Salviamo Monte Bonifato, Libera Alcamo, SiciliAntica Ass. per la tutela e valorizzazione dei BB.CC.AA., Inbar
Che fine ha fatto LegAmbiente? Ingloriosa, se stiamo alle sue ultime posizioni favorevoli alla privatizzazione di siti naturali come la spiaggia di Budelli in Sardegna, o alle farneticanti dichiarazioni del direttore di LegAmbiente Sicilia, Zanna, sull’accesso al mare di Scopello. Con il suo ultimo comunicato infatti, senza conoscere né i fatti né il nostro territorio al quale è estraneo, egli si fa portavoce degli interessi pirivatistici dei proprietari della Tonnara di Scopello, interessi spacciati per tutela del manufatto storico. Dei proprietari egli assume non solo le posizioni, ma anche il linguaggio aggressivo, scagliandosi contro le associazioni culturali e ambientaliste locali che da più di 10 anni si battono per ripristinare l’elementare diritto di accesso libero al demanio e al mare e contro un sindaco che ha semplicemente fatto il suo dovere di tutela di un interesse pubblico richiesto da tutto il consiglio comunale e dalla cittadinanza.
Noi, associazioni e cittadini che si sono battuti per l’affermazione di un diritto costituzionale e per una corretta fruizione e una reale tutela del complesso architettonico e del sito naturale, attualmente snaturato dall’uso improprio a fini speculativi da parte della proprietà, ribadiamo le nostre posizioni:
Accesso libero al tratto demaniale e al mare antistante la Tonnara;
Regolamentazione reale dell’accesso , ricorrendo anche al numero chiuso, gestito dal Comune;
Salvaguardia e difesa del decoro del sito dal suo uso improprio, non garantito affatto dagli oltre 70.000 visitatori l’anno a 3,50 euro ciascuno, che, concentrati prevalentemente nei mesi estivi, deturpano quanto e più di prima l’immagine dei luoghi.
Castellammare del Golfo, 16.07.15