Cinisi. Rifiuti, il sindaco denuncia presunte irregolarità nella gestione (intervista)

“La ditta Eco Burgus di Borgetto lavorerebbe per conto dell’Ato Rifiuti Palermo 1, senza un regolare contratto, scaduto il 30 settembre 2014”. Lo sostiene il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo che si oppone –dice- ad “un sistema politicamente vergognoso” e perciò che ha presentato un relazione al prefetto Francesca Cannizzo che sarebbe già stata trasmessa al Comando provinciale dei carabinieri.

Sotto accusa la gestione commissariale dell’Ato, che continuerebbe ad affidarsi alla Eco Burgus, sostenendo –spiega Palazzolo- che il contratto è ancora valido, in virtù del fatto che è stato stipulato “a chiamata”.

Dichiarazioni di fuoco quelle del sindaco di Cinisi che con carte alla mano “scardina un sistema scorretto e illegittimo, perché a noi –afferma- interessa risolvere il problema dei rifiuti e non per un solo giorno”.

Pare che l’Ato abbia proposto ai Comuni, alle prese con continue emergenze igenico-sanitarie, la delega di pagamento direttamente alla Eco Burgus, che fornisce i mezzi a nolo, ma Giangiacomo Palazzolo si è opposto: sia perché -a suo avviso- il contratto della ditta è scaduto, sia per via del pignoramento di 31 milioni di euro da parte di Amia, sia perché “non consente ai privati di fare il bello e il cattivo tempo”; infatti la società cooperativa il 22 ottobre scorso ha scritto all’ente locale comunicando l’interruzione del servizio a fronte di crediti pari a circa 4 milioni di euro, nonostante l’Ato continui a sostenere di avere ancora a disposizione delle risorse da cui attingere dal secondo contratto firmato con la Eco Burgus (con scadenza al 30 settembre 2014), che era di 2 milioni e 700 mila euro; mentre il primo accordo valido dal 22 aprile al 30 aprile 2014 ammontava ad oltre 1 milione di euro.

Insomma il sindaco Palazzolo, come da lui stesso dichiarato, ha “preferito compromettere il servizio di raccolta in paese per una decina di giorni piuttosto che sottostare ad un sistema illegittimo”.

Sul fronte dell’emergenza rifiuti, la soluzione è stata già trovata il 23 febbraio scorso, con la firma dell’ordinanza per il 191 che affida in questa prima fase il servizio alla ditta Agesp di Castellammare del Golfo. A svolgerlo sono gli operai dell’Ato e della Temporary, ai quali viene assicurato lo stipendio per tutta la durata del provvedimento (da tre mesi invece non vengono retribuiti).

L’ordinanza ha validità per 6 mesi, durante i quali –spiega il vicesindaco Aldo Ruffino– gli autocompattatori non dovranno più raggiungere la discarica di Catania, ma bensì la stazione di trasferenza di Alcamo da dove poi i rifiuti verranno stoccati. Una soluzione che permette un notevole risparmio all’ente locale.

E sui sacchetti di spazzatura abbandonati davanti al Comune (che verranno rimossi in giornata) e davanti al plesso scolastico Zangara, Ruffino parla di “gesto inqualificabile, paragonabile a un atteggiamento tipicamente mafioso”.

Dai primi di marzo inoltre, verrà attivata a Cinisi, la raccolta differenziata

Ascolta l’intervista realizzata con il sindaco Giangiacomo Palazzolo

play-sharp-fill

aiello

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture