Partinico, condanne in appello al clan Vitale per affari di droga

La corte d’Appello di Palermo presieduta da Sergio Gulotta ha emesso le condanne contro il clan Vitale di Partinico rimasto coinvolto in un blitz su mafia e droga che nel 2021 portò ad 81 arresti tra la Sicilia, la Calabria e il Lazio e che vedeva tra gli indagati anche le sorelle partinicesi Antonina e Giusy Vitale; quest’ultima avrebbe gestito gli affari dalla località in cui viveva sotto protezione dopo aver collaborato con la giustizia.
Sconti di pena, rispetto alla sentenza di primo grado, per Antonina Vitale che ha avuto 14 anni,Angelo Cucinella 9 anni e due mesi, Gianvito Inghilleri 7 anni e 8 mesi, Antonio Tranchida 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Maria Rita Santamaria 7 anni, 6 mesi e 20 giorni, Vincenzo Messina 10 anni (in continuazione con una precedente condanna) Sheshi Jonuz 9 anni (in continuazione), Giovanni Visiello 14 anni.
Stefano Carocci 4 anni e sei mesi, Michele Casarrubia 20 anni, Salvatore Coppola 9 anni e quattro mesi, Savio Coppola 9 anni e 4 mesi, Vincenzo Cusumano 11 anni e 8 mesi, Massimo Ferrara 18 anni e 4 mesi, Salvatore Gugliotta 6 anni e otto mesi, Gioacchino Guida 19 anni, Maria Guida 9 anni e quattro mesi, Raffaele Guida 18 anni e due mesi, Edoardo La Mattina 9 anni e 10 mesi, Giuseppe Lombardo 6 anni e otto mesi, Rachid Madmoune 8 anni, Marco Marcenò 4 anni e due mesi, Rocco Pesce 7 anni e sei mesi, Raffaele Visiello 7 anni, Michele Vitale 6 anni otto mesi. Un’altra parte di imputati e’ stata giudicata separatamente.
L’inchiesta condotta allora dalla Direzione distrettuale antimafia e dai carabinieri del Comando provinciale fece luce su cinque diverse organizzazioni che avrebbero gestito l’affare della droga ed una di queste faceva capo ai Vitale che si sarebbero occupati della coltivazione della marijuana nel territorio del partinicese; hashish e cocaina arrivavano invece da Calabria e Lazio con i Pesce e i Casamonica.