Montelepre, l’ormai ex assessore Pino Di Bella spiega i motivi delle sue dimissioni

“Dimissioni facili, autocritica (merce rara), insieme a difficolta’ relazionali in una giunta pervasa da una burocrazia lenta, farraginosa e invadente che ruba spazio alla “visione politica” e infine perche’ nella vita c’e’ un tempo per ogni cosa e il mio tempo per l’impegno amministrativo e’ arrivato al capolinea”. Sono le motivazioni che hanno spinto l’ormai ex assessore ai servizi cimiteriali del comune di Montelepre Pino Di Bella,  a consegnare, giovedì scorso, le proprie dimissioni nelle mani del sindaco di Montelepre Giuseppe Terranova. 

“Tutto questo – prosegue Di Bella – ha contribuito ad interrompere anzitempo il mio rapporto di collaborazione con l’amministrazione comunale di Montelepre a cui auguro un buon lavoro”.

Pino Di Bella sottolinea, inoltre,  che al primo cittadino lo legano anni di amicizia personale e che in seno alla sua amministrazione ha dato il proprio contributo facendo “quello che ho saputo e potuto fare”.  

Non si conosce ancora la posizione al riguardo  del sindaco Giuseppe Terranova che a distanza di poche settimane dall’allontanamento dalla propria maggioranza del Consigliere Comunale Simona Di Noto, incassa adesso pure le dimissioni di Pino Di Bella. In entrambi i casi, dalle motivazioni espresse sia dalla Consigliera Di Noto che ora dall’ex assessore Pino Di Bella, emerge un’insoddisfazione generale sui risultati amministrativi conseguiti dall’insediamento.

Intanto il gruppo consiliare di opposizione Reset lamenta di avere appreso delle dimissioni di Pino Di Bella da una lapidea comunicazione pervenuta alla commissione consiliare competente per i servizi cimiteriali.

“Crediamo non sia questa la modalità con la quale dovremmo essere informati come gruppo consiliare, e il sindaco deve a noi ma soprattutto alla comunità delle spiegazioni sul perché non ha subito informato” – scrive Reset in una nota.

“Crediamo sia assolutamente atipico questo assordante silenzio del Sindaco sulle dimissioni dell’assessore Di Bella che certamente avrà ricevuto da qualche giorno. Il silenzio sull’importante novità istituzionale da parte di chi ha il dovere di rendere conto alla comunità di come sia cambiata la squadra che i cittadini hanno votato è doveroso ed ineludibile”. 

Il gruppo consiliare Reset si chiede inoltre:- “Sarà importante per l’amministrazione della città la presenza o meno di un assessore?  Perché il sindaco tace? Perché chi ha scelto e tenuto in squadra per tre anni e mezzo un assessore non sente né il dovere né la necessità di partecipare questa importante novità alla cittadinanza? Lo ritiene irrilevante?  Gli è indifferente? Ritiene che di questo non si debba parlare? È l’ennesima dimostrazione di come la concezione dell’amministrazione sia patronale, di come di essa non si debba render conto. Interrogazioni inevase, relazioni annuali in ritardo e quasi estorte dall’opposizione, insofferenza verso le critiche sono la testimonianza di come governare il paese sia ritenuto un fatto quasi privato, di cui dar conto, forse, ai pochi appartenenti al cerchio magico.  Tacere sulle dimissioni di un assessore è davvero troppo – conclude Reset – qualcuno ci faccia sapere”.

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