Cinisi, i Consiglieri Vitale e Di Maggio si dimettono dalla “Commissione Depuratore”; Anania: “motivazioni incomprensibili”

In seguito alla decisione di rassegnare le dimissioni dalla Commissione Depuratore, i consiglieri comunali di Cinisi Salvina Di Maggio e Antonino Vitale in una nota “denunciano l’immobilismo che caratterizza le azioni dell’amministrazione comunale di Cinisi su un tema fondamentale per il territorio”.
I due Consiglieri spiegano nel documento che “nel corso degli incontri che si sono tenuti finora, è emerso un quadro deludente e frustrante, con una commissione che ha prodotto ben poco e che ha agito principalmente per “fare scena”, senza mai impegnarsi concretamente per il bene della comunità. Nonostante le nostre ripetute richieste di confronto con il Commissario Straordinario alla Depurazione e il tentativo di aprire un dialogo costruttivo chiedendo di investire anche sull’appoggio dei vari politici di riferimento a livello regionale – prosegue la nota – l’amministrazione non ha mai dimostrato la volontà di portare avanti le nostre istanze. Ci siamo trovati di fronte a un muro di ostruzionismo che ha paralizzato ogni iniziativa costruttiva, ci siamo visti relegati a un ruolo puramente simbolico, senza alcuna possibilità di incidere sulle scelte.”
Vitale e Di Maggio sollevano anche “dubbi sulla reale posizione del Sindaco Vera Abbate rispetto a questa problematica. Se da un lato si promette un impegno costante, dall’altro si continua a perseguire una linea che esclude il confronto democratico e il coinvolgimento diretto degli organi eletti. Quello che ci è parso chiaro è che nulla trapela dalle scelte dell’amministrazione, tutto è deciso in stanze chiuse, con un gruppo ristretto di esperti di fiducia, mentre i consiglieri comunali e i cittadini restano all’oscuro. In questo contesto -concludono i Consiglieri Nino Vitale e Salvina Di Maggio – è evidente che non possiamo più far parte di una commissione che non è in grado di svolgere il proprio ruolo. Non vogliamo essere complici di una farsa che volutamente non agisce.”
Sulla vicenda interviene il Vicesindaco Salvatore Anania che cura la delega per i rapporti con il Consiglio Comunale il quale precisa che: “nell’ultima riunione della Commissione sul depuratore alla quale ho partecipato si è discusso del possibile incontro con il Commissario Straordinario per una soluzione politica della questione. Si è convenuto che, visto il ricorso presentato al TAR dall’Amministrazione Comunale, la Commissione sarebbe stata convocata dopo la decisione del suddetto tribunale, peraltro imminente, e che il richiesto incontro con il Commissario sarebbe stato inutile e oltremodo incoerente. In merito invece a notizie di stampa diffuse in questi giorni – prosegue Anania- si riferiscono alla decisione presa almeno dieci anni fa dalla Corte di Giustizia Europea.
L’infrazione riguardava la mancata depurazione delle acque reflue di circa 40 comuni italiani.
Non è affatto vero – prosegue il vicesindaco di Cinisi – che il lavoro della Commissione non ha prodotto nulla. Si sono prospettate alcune soluzioni tecniche per evitare danni al territorio del Comune di Cinisi, nel caso in cui il ricorso al TAR venisse accolto, tramite una rielaborazione del progetto presentato dal Commissario. Non si comprendono – conclude Anania a le motivazioni delle dimissioni di alcuni componenti della Commissione che sono oltremodo pretestuose e demagogiche”.