Terrasini, Perna e Censoplano criticano la relazione del sindaco Maniaci sullo stato di attuazione del programma
Il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci ha letto per la prima volta, in Consiglio Comunale la propria relazione sullo stato di attuazione del suo programma, come previsto dalla Circolare n. 12, che fa riferimento alla legge regionale 3 del 31 gennaio 2024 che obbliga i sindaci a farlo, pena la riduzione dell’1% dei trasferimenti regionali e una decurtazione del 10% della loro indennità.
Il primo cittadino ha fatto un excursus sui risultati raggiunti, definendo Terrasini, sin dai primi paragrafi, “città turistica”.
Per i Consiglieri di opposizione Ciccio Perna e Fabio Censoplano “la relazione presentata dal sindaco non ha fatto altro che confermare una gestione distante dalla realtà dei fatti, priva di concrete soluzioni alle problematiche quotidiane dei cittadini. I servizi legati al turismo, tanto decantati, sono praticamente inesistenti: gli accessi al mare, come l’isolotto, Maidduzza e la spiaggia di San Cataldo sono limitati o addirittura interdetti, con il divieto di balneazione su vari tratti di costa, mentre la scala alla Praiola non è ancora a norma. Inoltre, nonostante le ingenti somme derivanti dalla tassa di soggiorno, i servizi per i visitatori sono praticamente assenti”.
Secondo i due Consiglieri di minoranza “Terrasini, pur essendo un paese ricco di strutture ricettive, è ormai diventato un centro di turismo “mordi e fuggi”, che non favorisce la crescita delle attività locali, come negozi e panifici, con tanti locali storici ormai chiusi. L’aumento spropositato delle tasse comunali, in particolare della Tari, ha contribuito ad una “stangata” che il sindaco sembra ignorare, nonostante le difficoltà che sta creando per le famiglie e le imprese locali.
Non ci sono finanziamenti concreti per le opere pubbliche, ma solo slogan periodici, sempre più vicini alle campagne elettorali, riguardanti il sottopasso, di cui si parla ormai da anni senza alcun risultato tangibile”.
I Consiglieri in una nota, riferiscono inoltre che “per quanto riguarda il depuratore, il sindaco ha scritto che le opere potrebbero partire, ma rimane l’unico comune favorevole al progetto, senza alcun piano chiaro e condiviso. Lo stesso discorso vale per il Centro di Raccolta. Il CCR provvisorio, installato durante l’amministrazione Cucinella con il contributo di Maniaci, è stato poi mantenuto come definitivo, ma non a norma e regolarmente sanzionato, sanzioni che naturalmente pagano i cittadini”.
Per Censoplano e Perna, “altro simbolo della sua gestione inefficace è il tratto di ringhiera al lungomare, ormai chiuso da più di un anno e mezzo. La tanto attesa inaugurazione di una parte del lungomare sembra essere presentata come un’impresa straordinaria, ma in realtà, solo una parte dell’intero verrà rinnovato mentre tutto il resto può cadere a pezzi”.
Sul campo sportivo, i firmatari della nota, rammentano che “è stato riqualificato con fondi pubblici e un mutuo che grava sulle tasche di tutti noi per ospitare eventi sovra comunali ma, a causa delle tribune inagibili, resta inutilizzabile e chiuso al pubblico. Nel frattempo – aggiungono- la piscina comunale è stata di fatto ‘regalata’ al sindaco Lagalla, con rincari esorbitanti e orari di accesso che penalizzano i cittadini comuni.
Infine, il sindaco ha ringraziato gli impiegati comunali per il loro operato, ma sembra ignorare il clima di continua pressione che questi ultimi vivono, con procedimenti disciplinari nei confronti di chi osa sollevare critiche o manifestare disaccordo. Quello che ci si aspetterebbe da un sindaco – concludono i Consiglieri Perna e Censoplano – è un’analisi sincera e puntuale della situazione, accompagnata da azioni chiare e tempestive, ma ancora una volta, ci siamo trovati di fronte a promesse vuote e a una visione miope”.