Allarme per il ridimensionamento del presidio ospedaliero di Corleone. La preoccupazione corale è stata espressa nel corso di una riunione al Cidma in cui tra il comitato “Voglio nascere e curarmi a Corleone”, di cui la Cgil è tra i componenti, e i sindaci della zona del Corleonese è stata manifestata piena convergenza per raggiungere l’obiettivo della difesa e del rilancio dell’Ospedale dei Bianchi di Corleone.
Al termine dell’incontro, è stato redatto e approvato un documento, inviato oggi alle istituzioni, dove si manifesta forte apprensione per le notizie che trapelano dalla Regione sul ridimensionamento dell’Ospedale, che manterrebbe solamente il pronto soccorso e la lungodegenza, e in cui vengono elencate le carenze d’organico della struttura sanitaria.
I firmatari chiedono invece il potenziamento e il rilancio del nosocomio per non privare un’importante fascia di popolazione dell’area interna del Corleonese del diritto alla salute.
Il comitato civico “Voglio nascere e curarmi a Corleone” e i sindaci della zona del Corleonese (Corleone, Bisacquino, Prizzi, Roccamena, Contessa Entellina, Campofiorito, Marineo, Bolognetta, Palazzo Adriano, Giuliana e Chiusa Sclafani) chiedono un incontro urgente al presidente della Regione Renato Schifani, all’assessore regionale per la salute Giovanna Volo, alla VI Commissione parlamentare dell’Ars, ai gruppi parlamentari dell’Ars per misurarsi sulle loro proposte.
“La convergenza tra comitato e sindaci - dicono la segretaria della Camera del lavoro di Corleone Caterina Pollichino, il segretario della Lega di Distretto Spi-Cgil Dino Paternostro assieme a Leo Cuppuleri e Gregorio Pizzolato della Fp-Cgil - è importante perché sposta in avanti la vertenza sanità nella nostra zona. Si sta dimostrando che il diritto alla salute delle nostre popolazioni riesce a produrre quell’unità di intenti, necessaria per ottenere risultati positivi. Adesso aspettiamo gli incontri di merito, ma è certo che metteremo in atto tutto gli strumenti di pressione e di lotta per avere una sanità idonea ai bisogni delle persone che nel nostro territorio vivono”.