Truffa super bonus 110%: le indagini delle fiamme gialle partite dalla mancata ristrutturazione di una casa a Carini
L’indagine delle fiamme gialle che ha portato al provvedimento di arresto di in ingegnere imprenditore e al sequestro di 2 milioni e 700 mila euro è nata dalla denuncia di un uomo che doveva realizzare dei lavori di ristrutturazione con il Superbonus 110% in via Agnelleria a Carini. Ad eseguire i lavori e le pratiche la società dell’imprenditore arrestato.
I finanzieri sono partiti da questi lavori per ricostruire le presunte truffe ai danni dei committenti. Oltre a questi immobile a Carini sotto la lente della guardia di finanza di Carini sono finiti i condomini a Palermo, in via Brancaccio, in via Giuseppe Arcoleo e in via Largo Cefalù. Un immobile in via Ammiraglio Rizzo, un immobile a Catalafimi Segesta, a Misilmeri in contrada Tramontana, e a Terrasini in via Dei Greci. All’imprenditore il gip oltre ai domiciliari e al sequestro ha applicato l’interdizione dell’attività imprenditoriale per 12 mesi.
Il professionista si trova ai domiciliari accusato a vario titolo di truffa ai danni dello stato, false asseverazioni rilasciate dal tecnico abilitato, emissione di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione di crediti di imposta inesistenti.