Corleone ricorda Bernardino Verro a 109 anni dalla sua morte
Due giornate, il 3 e 4 novembre, per ricordare il 109° anniversario dell’assassinio politico-mafioso del sindacalista e sindaco socialista di Corleone Bernardino Verro.
Domenica alle 10,30, a Corleone, si terrà la deposizione di una corona di fiori davanti al busto di Bernardino Verro, a piazza Nascè. E lunedì 4 novembre, alle ore 10,30, nel salone Papa Giovanni XXIII lo spettacolo “Verro e la parabola delle verghe” a cura di Offiicina Teatro canzone. Testi e musiche di Giovanni Pastorello, arrangiamenti musicali di Roberto Giannì.
Le iniziative per approfondire la figura di Verro sono iniziate nei giorni scorsi con dei seminari “ambulanti” che hanno coinvolto per tre mattinate gli studenti delle ultime classi dell’I.I.S.S. “don G. Colletto” di Corleone, accompagnati dai loro insegnanti. Lezioni che hanno avuto al centro la storia dei Fasci di fine ‘800 e il tour di alcuni luoghi simbolo. Con la guida di Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e memoria storica Cgil Palermo, i 120 studenti del liceo hanno potuto mettere in connessione le parole con i luoghi, a partire da piazza Nascè, dove Verro teneva i suoi comizi e dove si trova il busto a lui dedicato nel 1917 dai municipi socialisti d’Italia, fatto sparire pochi anni dopo e rimesso solo nel 1985. Via Tribuna: dove Verro fu assassinato, a pochi metri da casa, oggi a lui dedicata, con una targa posta dopo sessant’anni. E la Casa del Popolo, costruita nei primi del ‘900 con le pietre che i contadini portavano ogni sera a dorso di mulo.
Spiega Elisa Inglima, dirigente scolastica dell’istituto don G. Colletto: “Abbiamo potuto ricostruire la memoria storica dei Fasci dei lavoratori camminando per le vie, attraversando i luoghi che, a Corleone, hanno segnato la parabola di Bernardino Verro. Un’esperienza immersiva e al tempo stesso la riscoperta di un’affascinante eredità immateriale, alla quale il don Colletto vuole contribuire, favorendo attività di ricerca e approfondimento”.
“Verro fu il fondatore del Fascio di Corleone e uno dei dirigenti siciliani di questo importante movimento, che arrivò ad organizzare circa 400 mila lavoratori – dicono il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il responsabile Archivio e memoria storica Cgil Palermo Dino Paternostro e la segretaria della Camera del Lavoro di Corleone Caterina Pollichino – E lo ricorderemo ancora per il suo coraggio nel battersi contro gli agrari e i gabelloti mafiosi e per le battaglie per dare le terre, il lavoro e dignità ai contadini siciliani”.
“Quest’anno – aggiungono gli esponenti della Cgil – assisteremo anche allo spettacolo “Verro e la parabola delle verghe”, a cura di Officina Teatro Canzone, che farà riflettere sul valore dell’unità dei lavoratori, invincibili se si uniscono in un fascio, e sulla necessità di un impegno straordinario per costruire lavoro e sviluppo nella legalità, specie in un’area interna come quella del Corleonese, a rischio di spopolamento”.