San Giuseppe Jato, la minoranza consiliare dice No alla presentazione del libro su Giovanni Brusca
L’annuncio del sindaco di San Giuseppe Jato di voler organizzare in paese la presentazione di un nuovo libro su Giovanni Brusca non è piaciuto al gruppo consiliare di minoranza Uniti per Cambiare. I Consiglieri comunali Liborio Maurizio Costanza, Alessandro Costanza, Maria Luisa Vaccaro e Rossana Ferrante in una nota scrivono “di avere appreso con sconcerto le dichiarazioni del primo cittadino il quale crede che con questa scelta “si possono scuotere le coscienze della cosiddetta zona grigia…”…e si possono “…educare le nuove generazioni alla legalità…”.
Noi siamo invece convinti che – prosegue la nota dell’opposizione – per scuotere le coscienze e per educare alla legalità vi sia bisogno dell’esempio positivo di donne e di uomini che per i loro ideali di libertà e di giustizia sono stati vittime della mafia. Pensiamo a Francesca Morvillo, Emanuela Loi, Giovanni Falcone, Giuseppe Montalbano, Rocco Chinnici, solo per citare alcune vittime innocenti, uccise proprio per volontà di Brusca. Sono questi i modelli a cui ispirarsi e da portare come esempio, a maggior ragione nella nostra comunità, così oltraggiata dalle gesta proprio di chi oggi si vorrebbe nuovamente raccontare, magari sotto nuova luce. Questa è la nostra convinzione di donne e di uomini jatini che esprimiamo senza timore alcuno. Speriamo lo comprenda anche il sindaco – conclude la minoranza – e colga quanto meno l’inopportunità di dare ancora voce, seppur indiretta, a chi ha causato tanto dolore.
Per il primo cittadino di San Giuseppe Jato Giuseppe Siviglia: “questa vicenda è stata strumentalizzata, perché sono sicuro che coloro che hanno fatto dichiarazioni contro la presentazione del libro su Giovanni Brusca a San Giuseppe Jato non lo hanno letto e non conoscono l’autore, don Marcello Cozzi. Il libro non elogia Brusca e neanche lo riabilita. Brusca rimane quello che è. Ma ci sono alcuni passaggi che vanno divulgati nei luoghi in cui lui é cresciuto. Noi facciamo antimafia e ritengo che l’antimafia unisca e non divida. Non penso, quindi, che né Libera, né il centro Borsellino, dove verrà presentato il 18 ottobre, siano realtà che vogliano elogiare i delinquenti come Brusca”.
Siviglia inoltre afferma : “non mi impressionano né i presidi che vogliono organizzare, né tanto meno il fatto che si vogliano rivolgere alle commissioni Antimafia regionale e nazionale. Ben volentieri aspetterei il loro orientamento, sempre ammesso che un fatto del genere – conclude – possa essere preso in considerazione dalle autorevoli commissioni”.