San Cipirello, poliziotto assolto con formula piena: prosciolti in quattro

La terza sezione penale del Tribunale di Palermo ha assolto nei giorni scorsi quattro poliziotti e tre guardie giurate imputate nel processo per la presunta corruzione al commissariato di Partinico. I fatti risalgono al 2017. L’inchiesta scaturì da una serie di esposti anonimi. Tra gli indagati figurava anche il cinquantaseienne sancipirellese Antonio Gaspare Di Giorgi. Al tempo ispettore capo a Partinico e oggi sostituto commissario della Polizia di Stato a Palermo. Era accusato di rifiuto di atti d’ufficio in concorso e rischiava una condanna a sei mesi. Assistito dall’avvocato Loredana Alicata, Di Giorgi è stato invece assolto con formula piena perché il fatto non sussiste.

Assolti anche i colleghi poliziotti Vincenzo Manzella, 49 anni di Partinico, Giovanni Vitale, 48 anni di Alcamo e Vincenzo Manto, 54 anni di Partinico. E le tre guardie giurate: Salvatore Davì, 61 anni di Partinico, Daniele Di Maggio 42 anni di Partinico e Marcello De Luca, 41 anni di Borgetto.

L’unico poliziotto condannato per quella vicenda, in un altro processo è il cinquantanovenne, Pietro Tocco di Alcamo, che ha patteggiato una condanna a 4 anni. Era il principale indagato nell’inchiesta per corruzione, abuso d’ufficio e peculato che nel 2019 scatenò una bufera sul Commissariato di Partinico. Tocco, nelle varie fasi del processo, ammise quasi tutte le contestazioni addebitate spiegando che i suoi comportamenti sarebbero stati legati al vizio del gioco. L’onta del sospetto cadde però anche su alcuni colleghi che invece sono risultati estranei alla vicenda.

di Leandro Salvia

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