Privatizzazione dell’aeroporto Falcone e Borsellino: Rifondazione Comunista dice no
“Inaccettabile, sarebbe il primo passo di una politica di svendita delle partecipate che peggiorerebbe solo le condizioni dei lavoratori e dei passeggeri. Giudichiamo i recenti ammiccamenti tra il sindaco Roberto Lagalla e il presidente della Regione Renato Schifani di voler privatizzare la gestione dell’aeroporto ‘Falcone Borsellino’ come proposta inaccettabile, primo passo di una politica di svendita delle partecipate comunali all’offerta del libero mercato speculativo”.
E’ con queste parole che Rifondazione Comunista, attraverso il segretario provinciale Frank Ferlisi e quello cittadino Ramon La Torre, esprime la sua totale contrarietà a qualsiasi ipotesi di privatizzazione della Gesap.
“Neppure i precedenti presidenti della Provincia e sindaci del capoluogo del centrodestra hanno mai messo in discussione la proprietà pubblica dell’aeroporto – dice Rifondazione – avventurandosi in improbabili ipotesi di privatizzazione, riconoscendo la migliore funzionalità di una gestione pubblica. È evidente che gli attuali successi dello scalo di Punta Raisi si devono esclusivamente alla gestione pubblica, che ha rilanciato l’aereoporto di Palermo, portandolo alle vette degli scali italiani. I bilanci positivi da diversi anni di Gesap ed i programmi di ampliamento dell’importante infrastruttura lo dimostrano ampiamente. Affermare che una acquisizione da parte del privato abbasserebbe i costi è una grossa bugia”.
“Lagalla sa bene – proseguono Ferlisi e La Torre – che un gestore privato volendo e dovendo fare profitti, innalzerebbe i prezzi di tutti i servizi aeroportuali da quelli delle compagnie aeree a quelli per i passeggeri. E, come al solito, un privato non avrebbe scrupoli a peggiorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori dello scalo. La privatizzazione sarebbe un’operazione puramente speculativa difficile da gestire, alla quale i soliti interessi criminali potrebbero essere fortemente interessati. Le intenzioni di dismissione del pubblico di Lagalla sindaco metropolitano, che oggi detiene la maggioranza azionaria di Gesap, fra quote comunali e dell’ex Provincia, vanno fermate per il bene della comunità palermitana e dell’hinterland interprovinciale. Quindi – concludono – deciso no alla privatizzazione della Gesap da parte di Rifondazione Comunista che chiama tutti i consiglieri dei gruppi di sinistra presenti in consiglio comunale a costruire una decisa opposizione alla paventata privatizzazione di Gesap”.