Partinico, bene confiscato a un centro disabili: il Consiglio Comunale boccia la proposta della minoranza
Il Consiglio Comunale di Partinico ha bocciato a maggioranza, la proposta dell’opposizione di destinare il bene confiscato alla mafia di contrada Garofalo a centro residenziale per disabili, con particolare riferimento alle opportunità offerte dal cosiddetto fondo “Dopo di noi”.
“Ancora una volta – scrive in una nota il circolo Peppino Impastato di Rifondazione Comunista – prevale la cecità politica e l’arroganza sulla ragionevolezza delle proposte: bocciare perfino un’iniziativa di sostegno a tutte quelle persone con gravi disabilità quando verrà loro meno il sostegno familiare è un gesto pieno di insensibilità e indifferenza verso i più deboli.
Da un Sindaco che aveva promesso di destinare il suo stipendio ai più bisognosi, ma che una volta eletto si è rimangiato la parola e si è addirittura affrettato ad aumentarsi l’indennità, non ci si poteva che aspettar questo.
Ma che un consiglio comunale – prosegue Rifondazione Comunista – si appiattisca così sui diktat del proprio capo ci lascia basiti.
Perché non provare a recepire le opportunità che la legge “Dopo di Noi” 112/2016, con uno stanziamento nazionale di 76 milioni di euro di cui oltre 6 per la Sicilia, mette a disposizione dei Comuni? I fondi si cercano solo quando si devono cofinanziare feste e sagre varie?
È un dovere etico e morale spendere ogni energia possibile per costruire interventi e servizi per l’assistenza alle persone con disabilità grave e prive del sostegno familiare.
Farlo sfruttando la disponibilità di un bene confiscato quasi pronto all’utilizzo sarebbe sicuramente una mossa intelligente.
È troppo comodo scaricare alle varie associazioni di volontariato locale (peraltro poco riconosciute e supportate) tutto il peso dei servizi sociali di un Comune.
Confidiamo che vi sia uno scatto d’orgoglio da parte del Consiglio Comunale – conclude la nota – e che questo atto possa essere quanto prima ridiscusso e votato favorevolmente da tutti i componenti dell’assise civica, checché ne dica il Sindaco Rao”.