Corleone, violenza sulle donne: Soroptmist crea nuova stanza di ascolto alla caserma dei carabinieri
Una stanza per essere ascoltate, per essere aiutate a liberarsi dal giogo della violenza fisica e psicologica. Sabato 23 marzo alle 10,00 il Soroptimist Club di Palermo guidato dall’imprenditrice Giovanna Scelfo inaugura “Una stanza tutta per sé” presso la Compagnia Carabinieri di Corleone, in provincia di Palermo. Una stanza accogliente, un luogo protetto per ascoltare le donne, incoraggiarle a rivolgersi alle Forze dell’Ordine nei casi di violenza e abusi e sostenerle nel delicato momento della denuncia.“Dal 2015 – dice la presidente Scelfo – da quando è nata la prima stanza presso la Compagnia Carabinieri Torino-Mirafiori, in sinergia con il Soroptimist, sono 251 le stanze realizzate in Italia, di cui 176 presso le Caserme dei Carabinieri, 43 presso Uffici di Polizia. Questa di Corleone è solo l’ultima stanza di una lunga lista e di certo ne realizzeremo altre ancora in provincia di Palermo. Lo spazio colorato, dal mobilio e dai toni rassicuranti, senza spigoli, è stato pensato per accogliere le donne, anche con i loro figli, che desiderano essere ascoltate. Il Progetto, realizzato grazie al contributo della professoressa Ada Maria Florena, Projcet Director del Soroptimist, e della responsabile del progetto, dottoressa Angela Cascio Fundarò, è il primo step di un percorso articolato che prevede ulteriori iniziative a supporto delle donne che denunciano, perché la donna non sia lasciata sola dalla comunità.”
Tra queste mura, in queste stanze dove ha anche lavorato l’allora Capitano Carlo Alberto Dalla Chiesa, le donne potranno trovare un’ancora per riemergere in un ambiente protetto, che sa di casa, dove il personale preparato ed empatico della Compagnia Carabinieri di Corleone, le saprà aiutare ad aprirsi e a dialogare in modo costruttivo.
L’inaugurazione della “Stanza tutta per sé”, il cui nome prende spunto dall’omonimo saggio di Virginia Wolf, avverrà alla presenza di numerose istituzioni politiche, religiose e, tra gli altri, anche degli studenti e dei docenti dell’Istituto Scolastico Comprensivo “Don Calogero De Vincenti”.