Borgetto, il volto di Francesco Bacchi ritratto in una mensa di San Giuseppe
Il volto di Francesco Bacchi, il 19enne partinicese barbaramente ucciso nei mesi scorsi al culmine di una lite davanti ad una discoteca di Balestrate, e’ stato ritratto accanto all’immagine di San Giuseppe in una delle nove tradizionali mense allestite dall’omonima Confraternita ed alcuni giovani della Parrocchia Santa Maria Maddalena, in occasione delle festività dedicate al Patriarca, le cui visite prenderanno il via questa sera.
Un omaggio alla sua memoria che i ragazzi del paese hanno voluto fare per ricordarlo anche in segno di rispetto nei confronti della madre della vittima che risiede a Borgetto.
L’opera è stata dipinta dal Maestro Antonio Bartellino, nonché presidente della Confraternita, la cui pregevole arte quest’anno viene espressa in tutte le nove mense che il sodalizio e i parrocchiani della Chiesa Madre hanno allestito nei pressi del duomo cittadino.
Altre trenta mense sono disseminate in tutto il territorio di Borgetto su iniziative di singole famiglie che per devozione o grazia ricevuta da mesi raccolgono viveri di prima necessità per decorare i singolari altari ed aiutare i più bisognosi.
Chi organizza le mense le prepara o di tasca propria o con soldi ricavati dalla questua tra parenti, vicini, conoscenti e non, che possono contribuire anche con cibi di ogni genere anziché con il denaro. Una devozione a cui sono legatissimi anche i borgettani sparsi nel mondo, in particolare quelli che risiedono negli Stati Uniti d’America. Alcuni di loro sono riusciti a tornare quest’anno per l’occasione. Altri non potendo rivivere di persona la festa, inviano dollari per allestire gli altari e per alleviare le sofferenze economiche di molte famiglie del paese.
L’iniziativa rientra tra i molteplici appuntamenti di fede e pietà, di cultura e folklore legati al culto del padre putativo di Gesù che, a Borgetto, ogni anno richiama migliaia di visitatori.
Tra questi, domani, e’ prevista la restituzione alla comunità del simulacro di San Giuseppe col bambino che, grazie ad un certosino restauro finanziato dalle famiglie Italo-americane Zuccarello e Acquista e l’impegno dell’Arciprete di Borgetto Don Gioacchino Capizzi, è tornato agli antichi splendori. L’appuntamento è alle ore 17:00 con presentazione del Restauro con interventi del Prof. Ignazio Buttitta, del prof. Loris Panzavecchia e di Monsignor Gualtiero Isacchi Arcivescovo di Monreale che, alle 18:30 celebrerà in Chiesa Madre il Solenne Pontificale.
Il 18 Marzo, invece alle ore 18:00 primi vespri pontificali e Santa Messa presieduta da Sua Eminenza Rev. ma Cardinale Paolo Romeo nel 63* anniversario del suo sacerdozio.
Il 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, alle ore 10:00 raduno dei bambini delle mense a piazza San Giuseppe e processione verso la Chiesa Madre, nonché celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Paolo Romeo e, al termine della messa, le tradizionali parti e la pasciuta.
La solenne processione avrà inizio ralle ore 20:00 con al termine la benedizione e i giochi d’artificio.
“ A purmisioni” o “ Pi grazia ricivuta” sono i motivi fondamentali che spingono alcune famiglie di Borgetto a rinnovare l’antica e popolare tradizione delle mense di San Giuseppe.
I preparativi che iniziano mesi prima impegnano soprattutto le donne della famiglia aiutate da amici e parenti. Veli bianchi, fiori ed agrumi i principali ornamenti utilizzati nell’era moderna. Infatti, anticamente gli artari di San Giuseppe venivano allestiti utilizzando coperte coloratissime, che somigliavano a degli arazzi. Oggi, qualcuno in paese rievoca ancora la tradizione rispolverando dagli armadi le antiche stoffe, come sgargianti coperte di ciniglia.
Scopo principale delle mense di San Giuseppe è infatti, quello caritatevole verso le famiglie povere del paese. La tradizione vuole che s’invitino alla mensa tre bambini poveri, che rappresentano Gesù, Giuseppe e Maria nella rievocazione della fuga dall’ Egitto, e ai quali viene servito il pranzo, tra canti e filastrocche dialettali. Il ringraziamento al Santo Giuseppe, per grazia ricevuta, è fatto sotto forma di provviste alimentari e tutto quanto può essere utile ai tre bambini poveri che rappresentano la Sacra Famiglia.
Per i Borgettani, le celebrazioni di San Giuseppe sono molto sentite. San Giuseppe e’ il santo dei poveri, ed è per questo motivo che esiste l’usanza di preparare il pranzo sacro offerto ai bisognosi e agli orfani. Altri elementi rituali in questa riccorenza sono: la raccolta delle offerte per le famiglie indigenti, l’accensione dei fuochi, “le luminarie”, e la processione.
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