Omicidio Pietro Michele Licari: respinta revisione e confermato ergastolo per Vincenzo Bommarito
Nessuna revisione della condanna all’ergastolo per il borgettano 34enne Vincenzo Bommarito. La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dall’avvocato Cinzia Pecoraro confermando la colpevolezza nei confronti del suo assistito. Fine pena mai per Vincenzo Bommarito ritenuto responsabile dell’omicidio di Pietro Michele Licari, 70enne possidente terriero partinicese rapito il 13 gennaio del 2007 e morto di stenti all’interno di un pozzo nelle campagne di San Cipirello.
Bommarito venne arrestato nel 2007 e condannato all’ergastolo con sentenza definitiva. Dopo 12 anni di detenzione ottenne la scarcerazione in attesa che la Corte di Caltanissetta si esprimesse sulla revisione del processo.
Il suo legale ottenne la scarcerazione di Bommarito dopo la presentazione di alcune nuove prove che lo avrebbero scagionato. Tra queste delle lettere spedite in carcere a Bommarito dal reo confesso Giuseppe Lo Biondo, all’epoca diciottenne di San Cipirello che lo aveva accusato di complicità.
In queste missive Lo Biondo, condannato a 13 anni di carcere per la sua collaborazione, chiedeva perdono a Bommarito per averlo accusato falsamente.
Ma nel giugno del 2022 la Corte di Appello di Caltanissetta stabilì che non ci fossero i presupposti per la revisione del processo e dopo tre anni di ritrovata libertà Bommarito e’ tornato nuovamente in cella.
Da qui il ricorso in Cassazione presentato dal legale di Bommarito e dalla Procura Generale che puntava a far ricelebrare il processo. Ma il ricorso è stato rigettato.
L’avvocato Cinzia Pecoraro continua a credere che si tratta di un’ingiustizia ed è pronta a ricorrere alla Corte europea per i diritti dell’uomo a cui sottoporre ulteriori elementi per una nuova richiesta di revisione.