Carini, si torna a demolire anche sul lungomare Cristoforo Colombo: sgomberato immobile occupato
Continuano le demolizioni di abitazioni abusive a Carini. Sabato mattina le ruspe sono tornate in azione sul lungomare Cristoforo Colombo per abbattere l’immobile che si trova al civico 565 e che si sviluppa su tre piani: era pericoloso a causa di un pilastro instabile. Una volta la costruzione si sviluppava solo su un livello (piano terra) e ospitava il ristorante Gatto bianco, in piena attività negli anni ’70, poi acquisito dal patrimonio comunale.
Il via alla demolizione è stato preceduto da uno sgombero che ha interessato l’edificio accanto, al civico 563, anch’esso acquisito al patrimonio comunale e destinato ad essere demolito nei prossimi giorni. L’immobile è costituito da due unità immobiliari: l’unità lato spiaggia era occupata abusivamente dagli ex proprietari, una coppia di anziani, mentre l’unità posta sul lato che dà sulla strada era occupata abusivamente dal figlio della ex proprietaria con moglie e quattro figli. Questa mattina dall’immobile sono stati portati via i mobili.
“Alle due famiglie sgomberate – spiega il sindaco Monteleone – è stato proposto di andare a vivere tutti insieme in una comunità, ma hanno rifiutato avendo familiari in grado di offrirgli ospitalità. Stiamo comunque lavorando per cercare di aiutarli economicamente in modo che possano sostenere il pagamento di un affitto”.
Domani le ruspe torneranno in azione al civico 565. L’intervento è in parte finanziato grazie al contributo del fondo per le demolizioni delle opere abusive del Ministero (Mit 1). “Fa parte – spiega il direttore dei lavori, Benedetto La Bruzzo – di un gruppo di settedemolizioni. Contiamo di concludere l’intervento in settimana e successivamente di demolire l’immobilesgomberato sabato. A seguire, riprenderemo con il gruppo di sei demolizioni, già iniziate, finanziate con i fondi del Mit 3. Nel mese di gennaio 2024, inoltre, è previsto il via ai lavori di demolizione di altre 9 costruzioni, sempre in fascia costiera”.
“Ringraziamo le forze dell’ordine, i servizi sociali, la polizia municipale e gli uffici abusivismo per il lavoro di squadra che hanno svolto”, conclude il primo cittadino.