Asp di Trapani, il Nursind: macchina amministrativa compromessa, la Regione intervenga
“La macchina amministrativa dell’Asp di Trapani, alla luce dell’inchiesta giudiziaria, risulterebbe, a nostro parere, fortemente compromessa e potrebbe comportare evidenti rallentamenti e ulteriori criticità sull’attività sanitaria e soprattutto sui processi in corso, a comunicare dalla gestione del Pnrr. Per questo motivo chiediamo un intervento urgente della Regione con un atto ispettivo e un supporto nella gestione amministrativa e l’invio di un nuovo commissario straordinario in attesa delle nomine dei nuovi direttori generali”. È quanto chiede in una nota inviata all’assessorato alla Salute il segretario regionale del sindacato Nursind-Cgs, Salvo Calamia, in seguito all’operazione Aspide. Il Nursind ricorda che è stato l’unico sindacato nei mesi scorsi ad avere sollevato alcune delle diverse criticità nella gestione della macchina amministrativa. A cominciare dalla “denuncia sulla mancata rotazione di un dirigente del settore Personale chiedendo il commissariamento agli organi assessoriali, proseguendo con presunte non conformità procedurali riguardanti nomine di dirigenti delle professioni infermieristiche e ostetriche. L’Asp – prosegue il sindacato – aveva risposto solo sul concorso per il solo dirigente ma in maniera non esaustiva. Adesso notiamo che tutti, politica e sindacati, prendono posizione e rimangono allibiti. In questi anni il Nursind di Trapani, per avere denunciato e criticato procedure sospette, è stato accusato e denigrato per il diritto di critica da tutti, azienda, politica e altri sindacati”.
L’inchiesta “Aspide” potrebbe rappresentare solo la punta dell’ iceberg. Ci chiediamo come sia stato possibile che chi doveva controllare non abbia capito cosa stava accadendo. Evidentemente siamo davanti a un sistema malato. Se vogliamo cambiare questa nostra amatissima Asp di Trapani dopo le inchieste Artemisia, Sorella Sanità e Aspide, bisogna che la politica intervenga seriamente prima della magistratura. Tutto questo – conclude Calamia – è diventato improrogabile se si vuole seriamente lavorare per il bene dei cittadini trapanesi e siciliani. Ci permettiamo di chiedere all’assessore alla Salute, in questa fase, un nuovo commissariamento con la nomina di una persona di alto profilo che vesta il ruolo di traghettatore fino alla nomina dei nuovi direttori generali”.