Cinisi, aeroporto a due velocità”: assemblea dei lavoratori con Cgil e Filt
Tanti i timori, le preoccupazioni e le criticità evidenziati in un’affollata assemblea che si è svolta ieri nei locali dell’aerostazione per discutere delle condizioni e delle prospettive future dell’aeroporto Falcone-Borsellino.
L’elenco dei temi all’ordine del giorno, che Cgil Palermo, Filt Cgil Palermo e Filt Cgil Sicilia hanno esaminato riscontrando la grande e attenta partecipazione di lavoratori, è partito dai tentativi di privatizzazione già in atto e dalle condizioni lavorative che “peggiorano”.
“Ci preoccupa il metodo con cui si intende privatizzare l’aeroporto, ci preoccupa l’assenza di confronto con le parti sociali e l’esclusione totale dei lavoratori da tale confronto. Ci preoccupa la totale indifferenza da parte della proprietà di Gesap: da mesi chiediamo su questi argomenti un tavolo di confronto con l’azionista di maggioranza, il sindaco della società metropolitana di Palermo, il quale non ha mai risposto alle nostre richieste”, dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e i segretari generali di Filt Cgil Palermo Fabio Lo Monaco e e Filt Cgil Sicilia Alessandro Grasso.
Cgil e Filt hanno ribadito durante l’assemblea le preoccupazioni già espresse sul “rispetto delle regole” in seguito a notizie pubblicate sui giornali che riguardano “chi dovrebbe vigilare sui processi che interessano l’aeroporto e invece si occupa di altro”.
“L’attenzione della società di gestione sembra più interessata ai social che al sociale – aggiungono Ridulfo, Lo Monaco e Grasso –
Vedere foto, festeggiamenti e servizi televisivi quotidiani da parte del managment di Gesap con alcune società di handling ci stupisce, considerando le problematiche serie sulle condizioni dei lavoratori delle stesse realtà, che questo mese percepiranno uno stipendio più basso del solito per problemi organizzativi non meglio precisati”.
Dai lavoratori dell’handlers, che hanno lavorato ininterrottamente durante l’emergenza garantendo il servizio, sono giunte le
maggiori lamentele, anche per il costo eccessivo per la mobilità.
“Ad emergenza finita, si sentono ormai dimenticati da tutti, istituzioni in primis. E prova ne è l’aumento spropositato del costo del parcheggio, da 30 a 81 euro mensili – proseguono Cgil e Filt – Comprendiamo che l’aeroporto è un’industria con un suo business plan e che i parcheggi sono un introito importante. Ma i lavoratori non possono sostenere tale spesa, che ridurrebbe ulteriormente il loro già esiguo salario. Crediamo sia più opportuno aprire un tavolo serio sulla mobilità aeroportuale, coinvolgendo la provincia metropolitana, il comune di Cinisi, gli stakeholders e le parti sociali. Una mobilità differente è un obiettivo secondo noi raggiungibile”.
“Siamo felici che i passeggeri crescano in maniera esponenziale, +9,90 per cento nell’ultimo mese, ma la condizione dei lavoratori non migliorano, anzi notiamo un certo peggioramento -rimarcano il segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo e i segretari di Filt Fabio Lo Monaco e Alessandro Grasso – Sembra un aeroporto che va a due velocità: da un lato alcune società di handling hanno necessità urgente di aumentare gli organici e si passa, per il troppo carico di lavoro, dalla stabilizzazione degli stagionali al tempo pieno dei lavoratori part-time. E dall’altro lato, altre società di handling devono ricorrere a contratti di solidarietà per la scarsa mole di lavoro. Ci chiediamo, parafrasando De Gregorio, ‘ma tutto questo Gesap non lo sa’. Attendiamo risposte”.