Carini, Sirti: assemblea con i lavoratori su rinnovo integrativo aziendale e sciopero generale del 20
Assemblea alla Sirti sull’integrativo aziendale e sullo sciopero generale del 20 in Sicilia.
Anche i lavoratori del sito dell’area industriale di Carini, come quelli del resto del gruppo, sono in stato di agitazione da metà ottobre, da quando si sono interrotte le relazioni tra sindacati e azienda sul rinnovo dell’integrativo.
Oggi all’assemblea, alla presenza della coordinatrice nazionale Fiom Rosita Galdiero, i lavoratori sono stati informati degli ultimi passaggi trattativa, arenata in Assolombarda a Milano. La discussione si è estesa anche alle rivendicazioni alla base della mobilitazione di Cgil e Uil, con lo sciopero su base regionale del 20 novembre.
“Nonostante tantissimi incontri, la Sirti spa non ha voluto recepire la nostra piattaforma, che ha contenuti importanti che riguardano sia aumenti del salario che i vari istituti contrattuali e i diritti dei lavoratori”, dichiarano la coordinatrice nazionale Fiom Cgil Rosita Galdiero, il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia Francesco Foti e Giuseppe Serio, rsu Fiom della Sirti.
Le assemblee si stanno svolgendo in tutti i siti italiani dell’azienda, specializzata in progettazione, realizzazione e manutenzione delle grandi reti di telecomunicazione.
“Ai lavoratori abbiamo ripetuto che proveniamo da una crisi pesante, siamo usciti dalla fase degli ammortizzatori sociali e con le lotte dei lavoratori è stato impedito il piano di esuberi – aggiungono Rosita Galdiero, Francesco Foti e Giuseppe Serio – Oggi Sirti è in ripresa, ha un carico di lavoro elevato dovuto anche ai fondi del Pnrr. Per noi è fondamentale che l’azienda dia ai lavoratori quello che gli spetta. Altrimenti saremo pronti a mobilitarci su base nazionale e anche a livello locale”.
Per quando riguarda lo sciopero generale, i rappresentanti della Fiom hanno ribadito le ragioni della mobilitazione, illustrando le criticità della manovra economica del governo. “E’ grave che quello che il governo non ha fatto per quanto riguarda le pensioni, il fisco, la lotta all’evasione fiscale fino a tutti i provvedimenti necessari per ridurre le disuguaglianze e rilanciare la crescita. Non avendo avuto riscontro e non essendo stati mantenuti gli impegni presi, Cgil e Uil scendono in piazza per cambiare le politiche economiche e sociali messe in campo dal governo, a sostegno delle piattaforme sindacali presentate. Abbiamo invitato i lavoratori a supportare le richieste partecipando allo sciopero del 20”.