Piazza e villetta nuove a Villagrazia di Carini, al Roccazzello l’antica chiesetta tornerà all’antico splendore
A Villagrazia nasceranno una nuova piazza e una nuova villetta comunale e al Roccazzello un’antica chiesetta sarà recuperata e tornerà all’antico splendore. La Giunta comunale di Carini, guidata dal sindaco Giovì Monteleone, ieri si è riunita e ha approvato i tre progetti esecutivi.
La piazza sarà realizzata in via Madonna delle Grazie, angolo con via Giovanni Paolo II e costerà circa 916 mila euro. L’importo dei lavori per riqualificare l’area comunale prospiciente la via Pio La Torre ammonta invece a circa 930 mila euro. Mentre per la riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area degradata in localitàRoccazzello servono circa 830 mila euro. Tutte e tre le opere saranno finanziate con i fondi del Pnrr destinati ai Comuni che investono in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. Per non perdere i finanziamenti gli interventi vanno appaltati entro il 30 settembre.
Il progetto esecutivo della nuova piazza a Villagrazia prevede la realizzazione di una pavimentazione in pietra naturale con diversi disegni, con delle aiuole dove saranno piantumati alberi, panchine, una fontana centrale a raso, una gradinata palcoscenico per ospitare spettacoli ed eventi, un impianto d’illuminazione a Led e un sistema di videosorveglianza. Quello della villetta invece prevede, tra le altre cose, un’area verde con assenze arboree e un giardino sensoriale aromatico, un campetto sportivo polivalente dove sarà possibile giocare a tennis e calcio, un campo di bocce, un’area destinata ai bambini, la realizzazione di un impianto d’illuminazione, di un sistema di videosorveglianza e dei bagni pubblici. La pavimentazione sarà in pietra naturale. Nell’area saranno posizionate anche delle panchine, sempre in pietra, e delle fontanelle.
Il restauro della chiesa. La chiesa Maria Ss del Roccazzello, gli ambienti annessi – una volta destinati ad accogliere i pellegrini – e il chiostro che compongono il complesso si presume risalgano alla seconda metà del ‘700 e necessitano di opere di consolidamento e restauro. L’edificio, di proprietà dell’Arcidiocesi di Monreale con la quale è stato stipulato un protocollo d’intesa, è privo di copertura e vanno inoltre realizzati parte degli intonaci, gli impianti, la pavimentazione e gli infissi. Prevista anche la bonifica dell’area, diventata una discarica fino a via della Repubblica.