Assemblea pubblica contro gli incendi boschivi in Sicilia
Centinaia di persone sono scese in piazza sotto il palazzo del governo regionale a piazza Indipendenza per chiedere giustizia e verità contro l’assenza delle istituzioni e la mancanza di un efficiente piano di prevenzione e gestione degli incendi. Le formazioni politiche – dichiara Federica Fuoco di Rifondazione Comunista Partinico – devono saper ascoltare questa marea spontanea che monta. Dalla piazza – continua Fuoco – decine di interventi che chiamano ad una assunzione di responsabilità e autogestione. Per Ramon La Torre – segretario cittadino di Rifondazione Comunista Palermo – in piazza c’era rabbia, ma anche molte voci ragionanti e propositive. È stato molto utile ascoltare. La questione degli incendi continua La Torre – è intimamente legata all’utilizzo dei suoli per il pascolo e l’agricoltura ma anche per la speculazione fondiaria. Occorre trovare un nuovo ruolo ai forestali che li veda come principali cultori insieme ad allevatori e contadini di buone regole nella gestione dei suoli in maniera continuativa. Basta stagionali. Riteniamo opportuno che l’assemblea regionale metta in discussione la proposta di legge sull’agroecologia, ed elabori un piano di gestione dei rifiuti in ottica circolare. Quanto è successo dà la misura dell’arretratezza in cui siamo crollati. Aeroporti chiusi, ospedale evacuato, zone che dovrebbero essere sicure nelle autostrade che vanno a fuoco e la discarica di Bellolampo che si trasforma in arma chimica esplosa. Il modello di sviluppo perseguito da questo sistema è al collasso – dice La Torre – urge cambiamento. Rifondazione Comunista – rincara Ferlisi, segretario Provinciale – rinnova l’invito alla giunta regionale guidata da Schifani di andare a casa e dare l’opportunità ai siciliani di determinare un futuro migliore e necessario.