San Cipirello, il comune sfratta la Regione
Il Comune di San Cipirello deve realizzare un centro di accoglienza per donne vittime di violenza. Entro due settimane gli uffici dell’assessorato per l’Agricoltura dovranno dunque lasciare i locali di via Sanfilippo, ospitati dal 2011 gratuitamente in un bene confiscato alla famiglia Agrigento. Si tratta dello sportello della Condotta agraria al servizio dei territori di Camporeale, Piana degli Albanesi, San Cipirello, Santa Cristina Gela e San Giuseppe Jato. La prima richiesta dei locali era stata inviata nel novembre del 2019. L’anno in cui è il Monistero dell’Interno ha ammesso a finanziamento il progetto “Iside”: 1 milione e 152 mila euro per realizzare un centro per donne vittime di violenza e per la lotta contro il femminicidio. Ma da allora lo sportello ex Soat e i suoi impiegati sono sempre rimasto al loro posto. Nei giorni scorsi è però arrivata la “diffida” del Comune. Nella nota, firmata dal sindaco Vito Cannella e dal responsabile dell’Area tecnica comunale Alessandro Sammataro, si chiede la restituzione del bene entro quindici giorni. La lettera fa rifermento ad “azioni legali” qualora la mancata restituzione del bene sia causa di perdita del finanziamento. I lavori, infatti, dovranno essere eseguiti e completati entro dicembre. Di qui lo “sfratto”.
Sembra che, però, prima dell’invio della diffida, ci siano stati alcuni incontri tra l’amministrazione comunale ed il responsabile dello sportello assessoriale. “Abbiamo suggerito di trasferirsi nei locali regionali sopra la Guardia medica – fa sapere il sindaco –. Così come abbiamo messo a disposizione un piccolo immobile confiscato in via Polizzi o degli spazi all’interno dell’insediamento produttivo. Si tratta – continua Cannella – di locali che necessitano di alcuni interventi di adeguamento, che però l’assessorato non è disposto ad eseguire e di cui ovviamente non possiamo farci carico noi”.
Da parte dell’assessorato sembra invece sia stata “informalmente” chiesta la disponibilità di alcune stanze dell’ex Municipio in via Roma o, in alternativa, del centro di aggregazione giovanile di contrada Bassetto. “Nel primo caso– spiega il sindaco – si tratta di un immobile appena ristrutturato dove tornerà il comando dei vigli urbani. Nel secondo caso parliamo di una struttura realizzata col Pon sicurezza destinata ai giovani e che al momento ospita alcune classi della scuola primaria”. Da due anni inoltre è chiusa in paese la biblioteca comunale, che nel febbraio del 2021 ha ceduto il posto al comando dei vigli urbani e che non ha ancora trovato una nuova collocazione. Di qui la carenza di locali e l’impasse con l’assessorato, che dal 2011 non sembra disposto a sostenere costi per tenere aperto uno sportello a San Cipirello. Della vicenda si sono interessati nei giorni scorsi anche i consiglieri d’opposizione Claudio Crociata, Maria Serena Calamonaci e Giovanni Randazzo, che hanno chiesto la convocazione di una seduta consiliare. Un’eventuale chiusura dello sportello, oltre a costringere alcuni dipendenti locali a trasferirsi in altre sedi, penalizzerebbe circa 800 utenti che dovranno spostarsi nelle sedi di Partinico e Corleone.
Non è la prima volta che gli uffici dell’ex Soat finiscono al centro del dibattito politico. Era già successo nel 2012, quando il Comune concesse gratis i locali alla regione, a cui però pagava il canone d’affitto per il comando dei vigili urbani.
Di Leandro Salvia