Aeroporto Falcone e Borsellino, sit-in delle guardie giurate
Oggi sit-in dalle ore 10 alle 14, all’aeroporto “Falcone e Borsellino”, nella zona degli arrivi, indetto dalla Filcams Cgil con le guardie giurate di Metronotte d’Italia, una delle tre aziende che si occupa dell’appalto dei servizi di sicurezza dello scalo palermitano.
La nuova protesta è stata decisa per tenere alta l’attenzione su alcune criticità e inadempienze che riguardano il mancato riconoscimento di indennità e permessi non retribuiti.
L’iniziativa è la seconda dopo lo sciopero di 4 ore dello scorso 4 giugno, con blocco dello straordinario in corso fino al 26 giugno, indetto dopo svariate sollecitazioni, incontri in sede sindacale e un tentativo di conciliazione svoltosi a maggio in Prefettura con esito negativo.
“L’azienda, al di là di una serie di questioni che riguardano l’assegnazione dei servizi, la fornitura di divise e gli allineamenti richiesi in busta paga rispetto all’anzianità di servizio – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e Manlio Mandalari, responsabile di settore per la Filcams Cgil Palermo – è da mesi inadempiente rispetto al mancato riconoscimento delle indennità per gli addetti al servizio di controllo e sicurezza ai varchi di imbarco, il mancato pagamento delle ore dei corsi di formazione e soprattutto il mancato pagamento dei permessi annuali ed ex festività residui al 31 dicembre 2022 (come da previsione dell’art. 84 del Cncl di categoria applicato)”.
“Contestiamo all’azienda il fatto di essersi sempre mostrata disponibile a sanare le posizioni dei dipendenti rivendicate dall’organizzazione sindacale – aggiungono Aiello e Mandalari – ma di non avere mai risolto le criticità rappresentate. Anche in sede prefettizia è stata delineata una realtà diversa, come se la Metronotte d’Italia avesse già provveduto a risolvere le questioni. I lavoratori pertanto hanno voluto procedere con la mobilitazione”.
“In un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato dal carovita, dalla perdita del potere d’acquisto dei salari, dai rincari energetici, diventa ancora più necessario il rispetto del contratto – aggiungono Aiello e Mandalari – Invitiamo pertanto l’azienda Metronotte d’Italia a rispettare quanto previsto e a pagare gli istituti dovuti, previsti dal contratto nazionale, ai propri dipendenti, che tuteleremo e supporteremo sino alla risoluzione definitiva della vertenza”.