Carini, scoperta un’altra bomba ecologica a cielo aperto
Continua il piano straordinario di controllo del territorio, disposto dall’assessore alla polizia municipale, Vito Bortiglio, e coordinato dal comandante del Corpo, Marco Venuti, che, nel fine settimana, vede l’intero corpo dei caschi bianchi della Città della Baronessa, impegnato in servizio esterno.
E lo stesso sta dando rilevanti risultati, sia in tema di prevenzione che di repressione dei fenomeni illeciti presenti sul territorio.
Dopo il sequestro in Contrada Ciachea, dove quindici giorni fa, venne rinvenuta e sequestrata un’area di circa 300 mq, gli agenti del Servizio Polizia Giudiziaria, che da giorni monitoravano l’area, attirati dal fumo proveniente da legname in fase di spegnimento, hanno percorso tutta una strada impervia, e ai loro occhi si è presentato uno scenario apocalittico.
In un’area di circa 3000 mq, adibita a discarica di inerti (sfabbricidi), terra vegetale con sfasci e residui da potature, una parte di circa 600 mq, è stata oggetto di combustione di rifiuti e successivo reinterro.
Il tutto risulta collocato sull’argine del torrente “San Vincenzo” e all’interno dello stesso, in modo da ostruire il normale deflusso delle acque: una vera “bomba ecologica” che ha creato una situazione gravemente lesiva della salute pubblica. Il tutto aggravato dal fatto che l’area risulta frequentata da animali al pascolo, che mangiano quanto trovano e cui prodotti terminano sulle tavole degli ignari consumatori. Anche sul punto sono state avviate indagini.
L’area è stata sottoposta, d’iniziativa, a sequestro preventivo e gli atti trasmessi alla locale Procura della Repubblica, da cui il Servizio di Polizia Giudiziaria dipende funzionalmente, parte offesa il comune di Carini, che potrà costituirsi parte civile.
I controlli, riferiscono dal comando di Piazza Sant’Anna, proseguiranno nei prossimi giorni, con l’impiego di tutto il personale, anche di quello ordinariamente adibito a mansioni interne, in modo da sopperire alla grave carenza organica.