Carini, concussione e falso: assolti ex sindaco Agrusa e funzionario comunale

Assolti perché il fatto non sussiste. Per l’ex sindaco di Carini Giuseppe Agrusa, un funzionario dell’ente locale, ed altre persone, dopo 9 lunghi anni finisce finalmente l’incubo giudiziario in cui erano rimasti coinvolti. 

Agrusa era imputato per tentata concussione ai danni del capo dell’ufficio antiabusivismo del Comune di Carini; un reato contestato con l’aggravante di avere agevolato Cosa Nostra.

Secondo l’accusa, che non ha retto in aula, l’ex sindaco di Carini Giuseppe Agrusa, difeso dagli avvocati Salvino Pantuso e Antonino Vallone, avrebbe costretto il dirigente a rientrare in servizio per rilasciare alla famiglia mafiosa dei Pipitone un certificato d’agibilità che non poteva essere concesso. Agibilità peraltro poi negata dall’azienda sanitaria provinciale. 

Gli altri imputati assolti sono l’ex vicesegretaria comunale Rosaria Russo oggi in pensione, assistita dall’avvocato Michele De Stefani, Giuseppe Nicastri (avvocato Carlo Emma), Francesco e Jhon Pipitone (avvocato Beppe Giambanco). Loro erano stati accusati anche di ipotesi di falso nell’ambito di un concorso al Comune.

Ma come l’ex sindaco Pino Agrusa sono stati assolti perché il fatto non sussiste. 

“Siamo soddisfatti, ma amareggiati – spiega l’avvocato Salvino Pantuso – perché il processo ha sconvolto la vita personale e politica del sindaco costretto a farsi da parte mentre esercitava le sue funzioni al servizio dei cittadini. Un processo durato troppo tempo, quasi nove anni, per essere definito giusto. La giustizia ha dimostrato la sua inadeguatezza”.

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