Partinico, bilancio partecipato: la proposta di 11 associazioni
Undici associazioni di Partinico hanno presentato al Comune una proposta di Regolamento per il Bilancio partecipativo e per il Bilancio sociale.
Di seguito la nota integrale sottoscritta da Partinico Solidale – Circolo Arci PaSol, Ass. “Io come voi, Delegazione DS 41 del CeSVoP, Ini- kon, Ass. “Opera Blu”, Cittadinanza Attiva, AVO Partinico, Centro aiuto alla vita Parti- nico, Movimento per la vita Partinico, AVIS Partinico, Osservatorio per lo sviluppo e la legalità “G. La Franca”. Con il supporto di “Spendiamoli Insieme”, CESVOP Centro Servizi per il Volontariato del Territorio e, infine la bozza di regolamento proposto.
“Mercoledì 15 marzo il Consiglio Comunale di Partinico discuterà e probabilmente approverà il “Re- golamento Comunale Bilancio Partecipativo”. L’approvazione del Regolamento costituisce il primo, obbligatorio, passo per avviare anche a Partinico i processi di democrazia partecipata previsti dalla legge regionale 5/2014 (e successive modifiche). La legge obbliga tutti i Comuni Siciliani a coinvol- gere i cittadini e le cittadine nella scelta dei progetti da realizzare con una parte – almeno il 2% – degli annuali trasferimenti regionali. Dal 2016 ad oggi il Comune di Partinico non ha mai avviato questi processi, contravvenendo alla legge e perdendo così circa 12.000 euro all’anno che, lo ricordiamo, sono vincolati al coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte dell’ente locale.
Per cambiare questa situazione di storica inadempienza, a partire da agosto 2022 un gruppo di 11 associazioni ha iniziato a lavorare, in collaborazione con il CESVOP e con il progetto “Spendiamoli Insieme”, che promuove a livello regionale un uso giusto ed efficace dei fondi dedicati alla democra- zia partecipata, per proporre al Consiglio Comunale una bozza di Regolamento sul Bilancio Parteci- pativo e il Bilancio Sociale.
La proposta ha trovato sin da subito l’interesse del Consiglio Comunale che ha organizzato, lo scorso 7 gennaio 2023, un incontro pubblico per discutere questa proposta a cui hanno partecipato le 11 associazioni, il Sindaco, alcuni componenti della Giunta e consiglieri di maggioranza e di opposi- zione. Tutti i presenti hanno espresso un consenso generale rispetto alla proposta avanzata dall’asso- ciazionismo locale. Unica voce fuori dal coro è stata quella del Sindaco Rao, la cui posizione può essere sintetizzata nella frase che lui stesso ha pronunciato durante l’incontro: “Va bene la partecipa- zione… ma non esageriamo”. Comunque, la proposta dello stesso sindaco Rao di aumentare la per- centuale dei trasferimenti regionali da destinare al coinvolgimento della cittadinanza, insieme alla programmazione dei lavori della Prima commissione consiliare con una calendarizzazione fitta di incontri per discutere la proposta di Regolamento presentata, lasciavano ben sperare.
Eppure il dialogo che sembrava avviato si è bruscamente interrotto: di tutti quegli incontri nemmeno uno è stato aperto alla partecipazione dei cittadini e delle cittadine e, dal risultato finale, capiamo benissimo il motivo. Le modifiche effettuate dai Consiglieri comunali cambiano totalmente la propo- sta elaborata dalle associazioni. Nello specifico: viene eliminato quanto previsto in merito alla predi- sposizione del Bilancio Sociale; vengono effettuate modifiche sostanziali per quanto riguarda la pre- disposizione del Bilancio Partecipativo.
In merito al Bilancio Sociale, evidentemente, l’Amministrazione comunale non si vuole dotare di questo strumento fondamentale per superare la normale difficoltà della cittadinanza ad accedere e comprendere informazioni particolarmente importanti ma complesse, quali quelle relative al Bilancio del Comune. Il Bilancio sociale, se predisposto, ha l’obiettivo di condividere in maniera chiara e comprensibile scelte, azioni, risultati e impatti voluti, quindi porre in risalto l’efficacia dell’azione politica ed eventualmente anche i limiti.
In merito al Bilancio Partecipativo, la proposta di Regolamento avanzata dalle associazioni indivi- duava nella costituzione e nella centralità della “Assemblea dei partecipanti” lo strumento indispen- sabile per l’attivazione di reali processi democratici. Durante i lavori in Prima Commissione, invece, i Consiglieri hanno svuotato la funzione dell’Assemblea prevedendo la sola partecipazione a titolo individuale, escludendo così tutte le realtà portatrici di interessi collettivi, associazioni comprese, e istituendo un Gruppo di Lavoro, di esclusiva composizione politica, che sostanzialmente si sostituisce all’Assemblea dei Partecipanti nei compiti di ideazione e realizzazione dei processi partecipativi. Come se non bastasse, con l’eliminazione delle fasi preliminari di approfondimento e di dibattito pubblico e con la riduzione del momento della votazione ad una semplice consultazione online, il
Regolamento approvato in Prima Commissione annulla totalmente il principio ispiratore della Legge regionale che vuole, invece, rendere protagonisti i cittadini e le cittadine in tutte le fasi del processo e nelle decisioni finali. Dunque ci chiediamo in cosa esattamente consista la “democrazia diretta” che si annuncia con questo regolamento. Piuttosto il contrario: ci sono tutti i presupposti affinché quello che doveva essere uno strumento dentro cui restituire potere di decisione alla cittadinanza diventi un modo per indirizzare politicamente queste scelte.
Partinico negli ultimi anni ha subito tanti cambiamenti a livello istituzionale, che nella sostanza non hanno però determinato un cambiamento nella gestione (personalistica) della cosa pubblica e gli ef- fetti sono visibili nella vita di tutti i giorni. Lo scioglimento per mafia ha messo nero su bianco ciò che già sapevamo, cioè anni di gestione affaristico – clientelare dei beni pubblici.
Pretendiamo dunque che oggi il Comune si faccia garante di un reale cambiamento, partendo anche da piccoli strumenti come questo che, se attivati, producono un valore che va oltre la realizzazione di singoli progetti: partecipare a una rete di relazioni interpersonali con la finalità di perseguire il co- mune benessere crea reciprocità e mutuo riconoscimento, produce “cittadinanza attiva” e prepara il terreno a processi di inclusione e di integrazione sociale, riducendo l’anomia dell’individuo nella società.
Come detto in apertura, mercoledì 15 marzo il Consiglio Comunale prenderà una decisione definitiva sul Regolamento. Torniamo a chiedere, per l’ennesima volta, che sia rispettato il percorso di scrittura collettiva di questo regolamento. Chiediamo ancora al Consiglio comunale, luogo democratico per eccellenza, di tutelare questo processo democratico già in atto, accogliendo gli emendamenti presen- tati dalle associazioni al Regolamento predisposto dalla Prima commissione consiliare.
Va comunque ricordato che l’approvazione del Regolamento costituisce soltanto il primo passo dell’attivazione di processi di reale coinvolgimento della cittadinanza. Come previsto dalla legge, devono seguire avvisi pubblici per invitare la cittadinanza a presentare idee progettuali, incontri pub- blici, votazioni per scegliere i progetti da finanziare. Sin da adesso le 11 associazioni, con il supporto di Spendiamoli Insieme e del CESVOP, si impegnano – qualunque sia la forma finale del Regola- mento approvato – ad animare i processi di democrazia partecipata 2023 e 2024 del Comune di Par- tinico, per fare in modo che questi processi siano il più possibile realmente partecipativi, giusti, in- clusivi ed efficaci.
Presto annunceremo un calendario di incontri pubblici, nelle scuole e nelle piazze, per informare e sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di una partecipazione reale a questi processi. Per fare in modo che a Partinico la prima storica applicazione della legge regionale sulla democrazia parteci- pata non sia l’ennesima occasione sprecata. Nonostante questo “brutto” regolamento.
Art. 1 Principi e finalità
Il presente Regolamento serve per dare attuazione ai principi stabiliti dalla legge regionale 5/2014 (art. 6, comma 1) secondo cui, ogni anno, i Comuni Siciliani sono tenuti a spendere almeno il 2% dei fondi che ricevono dalla Regione con forme di democrazia partecipata, quindi coinvolgendo i cittadini nella scelta dei progetti da realizzare con questi fondi. Dal 2015 (L.R. n.9/2015 art.6 comma 2) è stata introdotta una sanzione per i Comuni inadempienti, che devono restituire la somma non spesa alla Regione. Dal 2018 (L.R. 8/2018, art. 14 comma 6) ogni Comune deve dotarsi di un Rego- lamento per la spesa dei fondi, a tutela di un effettivo processo partecipativo. Quelli che hanno a disposizione più di 10.000 euro devono avviare il processo entro il 30 giugno. Dal 2020 (L.R. 9/2020 art. 1 comma 5) le somme restituite dai Comuni inadempienti “sono ripartite tra i comuni virtuosi che hanno impegnato le somme” oggetto della legge. Questo quadro normativo è completato da tre cir- colari esplicative (n. 5 del 9 marzo 2017, n. 14 del 12 ottobre 2018, n. 9 del 16 giugno 2021) dell’As- sessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica.
La partecipazione dei cittadini, per le sue caratteristiche di concretezza e semplicità, è da considerare come uno strumento fondamentale per rendere fattivo il senso di comunità e migliorare la capacità dell’ente locale di interpretare i bisogni collettivi. Essa si caratterizza sia come spazio di confronto fra i cittadini e tra cittadini ed amministratori, sia come momento di apprendimento collettivo in cui tutte le parti coinvolte sono chiamate ad approfondire le tematiche di interesse, recependo istanze e solle- citazioni diverse e sfruttando la ricchezza della diversità e della molteplicità dei punti di vista.
In ordine alla realizzazione di opportune forme di partecipazione, il Bilancio Partecipativo è indivi- duato come momento di coinvolgimento dei cittadini nella scelta degli obiettivi e delle modalità di spesa delle risorse pubbliche.
Il Bilancio di Previsione (art. 162 del Testo unico degli enti locali), che deve essere inteso come Bilancio Partecipativo nella misura in cui contempla, fra le procedure di adozione, le modalità di attuazione dell’art. 6 della L.R. n°5/2014, relative all’obbligo da parte del Comune di spendere una quota pari almeno al 2 per cento dei trasferimenti regionali correnti con forme di democrazia partecipata, tramite il coinvolgimento dei “Partecipanti” di cui all’art.2.
Art. 2 Albo e Assemblea dei Partecipanti
Prima dell’approvazione del Bilancio di Previsione, il Comune emette un avviso pubblico per l’ade- sione all’Albo dei partecipanti in cui sarà chiesto ad ogni soggetto interessato, singolo cittadino e soggetti operanti in forma collettiva (ovvero tutte le associazioni, gruppi formali e informali, gli Isti- tuti scolastici nelle rappresentanze studentesche e del personale scolastico, i sindacati e le associazioni datoriali), di indicare la propria volontà a iscriversi all’Albo e, in caso di soggetto operante in forma collettiva, di indicare il nominativo ed il recapito del proprio rappresentante.
Sono coinvolte nel processo di partecipazione:
a) tutte le persone fisiche residenti nel Comune di Partinico o che abbiano legami significativi con il territorio comunale (studenti/e, lavoratori/trici, migranti/e, ecc) che abbiano compiuto almeno il 16° anno di età;
b) tutte le associazioni, gruppi formali e informali, gli Istituti scolastici nelle rappresentanze stu- dentesche e del personale scolastico, i sindacati e le associazioni datoriali, ed in generale tutti gli organismi di rappresentanza collettiva che abbiano sede legale od operativa nel territorio comunale.
mentre sono esclusi:
• chiunque ricopra incarichi di natura politica sul territorio nazionale, in assemblee elettive o in organismi di governo, in qualsiasi ente autonomo riconosciuto dalla Costituzione italiana, dello Stato e degli enti locali previsti dal Testo Unico degli EE.LL.;
• chiunque ricopra incarichi di consigli di amministrazione di aziende, enti, consorzi o fonda- zioni a partecipazione pubblica.
L’albo rimane in vigore per un anno ed è rinnovato con le stesse modalità.
L’assemblea dei partecipanti affianca la Giunta e il Consiglio comunale con funzioni consultive in tutte le fasi del processo, elabora e propone progetti, si esprime attraverso il voto sui progetti ritenuti ammissibili.
La prima assemblea dei partecipanti, in base alle adesioni pervenute, sarà presieduta dal Sindaco o da un suo delegato e parteciperanno il Presidente del Consiglio Comunale e n.2 Consiglieri (1 di maggioranza e 1 di opposizione).
Art. 3 Fasi del bilancio partecipativo
La procedura del bilancio partecipativo si struttura nelle seguenti fasi:
• Definizione del budget a disposizione
• Informazione dei cittadini
• Consultazione e raccolta delle proposte
• Valutazione tecnica delle proposte
• Votazione dei progetti ammissibili
• Documento sulla partecipazione.
Art. 4 Definizione del budget a disposizione
Annualmente, la Giunta Comunale delibera una quota presunta pari almeno al 2% dell’assegnazione di parte corrente delle somme trasferite dalla Regione Siciliana nell’anno precedente, da utilizzare con forme di democrazia partecipata, ovvero mettendo in atto strumenti che coinvolgono la cittadi- nanza per la scelta di azioni di interesse comune. Tale quota è stabilita in base a quanto disposto dal comma l dell’art.6 della L.R. n. 5/2014 come modificato dal comma 2 dell’art.6 della L.R. n.9/2015. Successivamente la Giunta adeguerà l’importo come sopra determinato secondo l’effettivo trasferi- mento stanziato dalla Regione.
Art. 5 Informazione ai cittadini
L’informazione alla cittadinanza è garantita mediante apposito Avviso, da pubblicare in Albo Pretorio e sul sito internet dell’Ente nella pagina dedicata alla Democrazia Partecipata, con rinvio in home page, entro e non oltre il 30 Giugno di ogni anno. L’avviso dovrà contenere le seguenti informazioni: le risorse disponibili, i soggetti coinvolti, le modalità di partecipazione e di espressione della prefe- renza, il termine entro il quale i soggetti interessati possono far pervenire il proprio progetto, le aree
tematiche indicate a titolo non esclusivo, il cronoprogramma della procedura e quanto altro utile per l’esercizio della partecipazione.
Sono oggetto del presente regolamento, le politiche pubbliche relative ad una o più aree tematiche scelte tra le seguenti:
1. Aree verdi, arredo urbano;
2. Ambiente, ecologia e risparmio energetico;
3. Politiche giovanili;
4. Attività scolastiche ed educative;
5. Interventi finalizzati alla coesione sociale delle persone più fragili;
6. Attività culturali e valorizzazione del patrimonio artistico;
7. Attività sportive e ricreative;
8. Salute e servizi sanitari;
9. Protezione civile.
Si allega al presente regolamento il modello di “scheda progetto” che sarà utilizzato nel corso del processo.
Art. 6 Consultazione e Raccolta proposte
Entro il termine stabilito dall’avviso pubblico, ogni soggetto interessato potrà far pervenire il proprio contributo che dovrà essere presentato attraverso l’apposita scheda progetto, che sarà redatta come da fac-simile allegato al presente regolamento come parte integrante.
Nei termini previsti dall’Avviso, il Comune, in collaborazione con l’Assemblea dei Partecipanti, or- ganizzerà una assemblea pubblica in cui sarà presentato l’avviso, le modalità di partecipazione e i partecipanti saranno invitati ad un primo confronto preliminare su possibili progetti da presentare.
Art. 7 Valutazione delle proposte
Le proposte presentate nei termini stabiliti dall’avviso pubblico saranno valutate dai competenti Uf- fici comunali, producendo resoconto delle decisioni che saranno inserite nel Documento sulla Parte- cipazione (successivo Art. 8). I criteri per la valutazione delle proposte saranno i seguenti:
• Fattibilità tecnica, giuridica ed economica dell‘intervento.
• Caratteristica del perseguimento dell’interesse generale.
• Stima dei costi.
• Tempi di realizzazione.
Le proposte formulate dai cittadini, rese pubbliche via web e/o a mezzo stampa, possono essere di- scusse in incontri diretti con la cittadinanza.
Al fine di garantire il necessario supporto tecnico ai soggetti proponenti è istituito, durante la fase di valutazione delle proposte, un apposito Sportello presso gli Uffici comunali nello spirito della co- progettazione.
Art. 8 Votazione progetti ammissibili
Al fine di procedere alla fase di votazione delle proposte ritenute ammissibili, le stesse verranno pubblicate sul sito del Comune www.comune.partinico.pa.it suddivise per aree tematiche di cui all’art. 5, nell’apposita sezione dedicata al Bilancio Partecipativo.
La votazione dei progetti ritenuti ammissibili avviene in seno all’Assemblea dei Partecipanti, così come costituita in base a quanto previsto dall’Art. 2.
Art. 9 Documento sulla partecipazione
Le proposte presentate nei termini stabiliti dall’avviso pubblico saranno valutate dai competenti Uf- fici comunali, producendo resoconto delle decisioni, e insieme alle proposte votate, saranno rappre- sentate in un documento denominato “Documento sulla partecipazione”. Tale documento sarà con- sultabile sul sito istituzionale del Comune di Partinico nella sezione “Bilancio Partecipativo”.
Art. 10 Pubblicazione della votazione dei progetti
L’esito della votazione dei progetti è pubblicato sul sito internet del Comune di Partinico www.co- mune.partinico.pa.it .
Norme finali
Articolo 11 Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore decorsi quindici giorni dalla sua pubblicazione all’albo on- line del Comune, a seguito dell’esecutività della deliberazione di approvazione da parte del Consiglio Comunale.
Articolo 12 Informativa sul trattamento dei dati personali
Ai sensi dell’art. 13 del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 all’atto della raccolta dei dati personali sarà resa l’informativa sulla tipologia dei dati personali, sulle finalità, ambito di comunica- zione dei dati personali, modalità di trattamento, titolare del trattamento e diritti riconosciuti all’inte- ressato.
Articolo 13 Pubblicità del Regolamento
Copia del presente regolamento, a norma dell’articolo 198 della L.R. n°16/1963 “Ordinamento Am- ministrativo EE.LL. Regione Siciliana”, è tenuta a disposizione del pubblico perché ne possa prendere visione in qualsiasi momento e pubblicato sul sito del Comune nella sezione “Amministrazione Tra- sparente – Statuto e Regolamenti”.