Terrasini e Cinisi continuano a chiedere giustizia “vera” per Paolo La Rosa
Le comunità di Terrasini e Cinisi, a tre anni dall’efferato omicidio di Paolo La Rosa, ancora una volta sono scese in piazza con una fiaccolata per ricordarlo e per tornare a chiedere “giustizia vera”.
In prima fila i sindaci di Cinisi e Terrasini, Giangiacomo Palazzolo e Giosue Maniaci accanto alla famiglia di Paolo che in corteo, dopo la celebrazione di una messa officiata da don Pietro D’Aleo nella Chiesa Madre di Terrasini, hanno raggiunto piazza Titi’ Consigljo, luogo in cui venne consumato il brutale omicidio ed oggi angolo di memoria che ospita un murales e un’installazione che rappresenta l’albero della vita. Attorno tanti lumini accesi, mentre su una parete sono state fatte scorrere immagini dell’infanzia e della giovinezza di Paolo la cui vita è stata prematuramente spezzata da inaudita violenza.
Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio del 2020 il 21enne Paolo La Rosa, figlio di noti ristoratori di Cinisi, venne accoltellato alla gola e all’addome al culmine di una lite.
Le telecamere di sorveglianza immortalarono l’intera scena e grazie ai filmati e alle testimonianze l’assassino, Alberto Pietro Mule’ venne arrestato dopo poche ore. Al processo di primo grado, nel marzo dello scorso anno è stato condannato a 16 anni di reclusione beneficiando di attenuanti generiche e dell’esclusione dell’ aggravante di omicidio per futili motivi.
Una pena “troppo esigua” secondo i familiari della vittima che continua a mobilitarsi per mantenere viva la memoria di Paolo e ottenere giustizia vera dalla Corte di appello, ma anche dall’altro processo in corso che vede imputato il cugino dell’assassino, Filippo Mule’, inizialmente accusato di aver partecipato alla rissa, ma successivamente rinviato a giudizio per concorso in omicidio.
Nella celebrazione eucaristica che ha preceduto la fiaccolata, toccante l’omelia di don Pietro D’Aleo.
Il video Sulla pagina Facebook di Tele Occidente.