Sessantesimo anniversario della fondazione Avis
Nell’ambito degli eventi organizzati per il Sessantesimo anno dalla fondazione dell’AVIS Comunale di Palermo (14.01.1963), all’interno del Policlinico Universitario di Palermo, presso il monumento eretto, a futura memoria del compianto “Prof. Paolo GIACCONE” socio fondatore dell’associazione, nel luogo esatto in cui, per vile mano mafiosa, l’11 agosto 1982, veniva stroncata la sua vita, per essersi fermamente opposto alla violenza della mafia, è stato deposto dal Presidente AVIS Palermo Luigi SPICOLA, un cuscino di fiori, in un momento di solenne raccoglimento.
Presenti i tanti soci donatori sangue, provenienti da svariati comuni della Sicilia (Corleone, Capaci, Cinisi, Carini, Montelepre, Siracusa, Campobello di Mazara, Trapani, Palermo…) e da altre regioni della penisola per rendere omaggio e poter dire il loro silenzioso grazie ai fondatori dell’AVIS di Palermo, la prima nata in Sicilia.
Tante le Autorità accademiche, civili, militari, presenti all’evento, che hanno voluto dare, con la loro presenza, la massima e significativa solennità alla manifestazione: il Sindaco di Palermo, Roberto LA GALLA, il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Gen. Div. Rosario CASTELLO, il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Palermo, Marcello CIACCIO, il dirigente medico di Medicina Trasfusionale presso Policlinico di Palermo Sergio RIZZO, il Luigi GALVANO in rappresenta dell’Ordine dei Medici di Palermo, il Andrea Monteleone in rappresentanza della Rete Regionale antiviolenza Zeromolestie Sinalp.
Hanno dato la loro testimonianza i Presidenti dell’AVIS Nazionale, Gianpietro BRIOLA, dell’AVIS Sicilia, SALVINO CALAFIORE, dell’AVIS Provinciale di Palermo, Roberto FODERA’ ed il Presidente dell’AVIS di Palermo, Luigi SPICOLA; tutti uniti in quel luogo con lo scopo di rappresentare più di un milione e trecentomila soci donatori in tutta Italia.
Hanno, inoltre, preso la parola il Vice Presidente AVIS Sicilia Emilio RUSSO di Carini ed il Prof. Paolo PROCACCIANTI, che, da allievo del Prof. Paolo GIACCONE, nonché uno dei primi ad intervenire la mattina del fatidico 11 agosto 1982, ha saputo, con velata commozione, ricordarne le gesta, tracciandone le qualità dell’Uomo e del suo sacrificio, sia da medico legale, che da semplice cittadino attivo, in ambito del volontariato trasfusionale, con la fondazione dell’AVIS.