Ars, problematiche diga Jato: interrogazione del deputato Pd Giambona

“Il territorio di Partinico, nel quale l’agricoltura ha un ruolo determinante per l’economia e l’occupazione, soffre da anni a causa dello stato di abbandono dell’invaso Poma e dei problemi strutturali che determinano in molte aree l’assenza o la discontinuità nella distribuzione di acque per uso irriguo. Chiedo dunque al governo regionale ed in particolare all’assessore all’Agricoltura cosa si sta facendo per superare questa situazione che provoca grande danno agli agricoltori ed alla comunità locale, anche alla luce di un progetto approvato nel 2022 che prevede diversi interventi di manutenzione e rifacimento dell’impianto e delle strutture dell’invaso”.

Lo dice Mario Giambona, il capacense parlamentare regionale del Pd, che ha presentato un’interrogazione all’Ars per chiedere “chiarimenti in merito alla distribuzione delle acque dell’invaso Poma ai fini irrigui e sullo stato dell’arte degli interventi previsti dal progetto di Gestione dell’invaso (PdGI) – Diga Poma”.

Nell’interrogazione, rivolta al presidente della Regione Renato Schifani ed all’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, Giambona ricorda che una parte della rete di distribuzione (I lotto a sollevamento è chiusa da molti anni, il terzo lotto a caduta è quasi inattivo per danni alle reti e dunque la distribuzione dell’acqua avviene quasi esclusivamente nel secondo lotto ma in maniera discontinua per le rotture periodiche che si hanno alle reti, ed occasionalmente nel terzo lotto a sollevamento.
“A causa del malfunzionamento della distribuzione delle acque ai fini irrigui – dice Giambona – nel territorio di Partinico non si può attivare una razionale

programmazione delle colture, specialmente di quelle ortive, con danni economici notevoli sia occupazionali che reddituali, oltre al fatto che si assiste sempre di più all’abbandono delle campagne e allo spreco di acqua divenuta preziosissima in seguito all’attuale emergenza idrica”.

“Nel 2022 – si legge nell’interrogazione – è stato approvato il progetto di gestione dell’invaso (PdGI) ‘Diga Poma’ che prevede diversi interventi tra i quali quelli per la bonifica dei sedimenti che si sono accumulati nel corso degli anni realizzando opere di svaso, sfangamento e spurgo connesse alle attività di manutenzione dell’impianto, per ripristinare la portata originaria e recuperare consistenti quantitativi d’acqua da destinare a fini potabili e irrigui”.

Nell’interrogazione si chiedono dunque al governo, ed anche ai vertici del Consorzio di Bonifica di competenza, “chiarimenti in merito alla distribuzione delle acque dell’invaso Poma ai fini irrigui ed in merito al progetto di gestione dell’invaso (PdGI) ‘Diga Poma’, ed in particolare si chiedono informazioni sullo stato dell’arte del progetto di rifacimento del I lotto sollevato, già finanziato; sulle anomalie gestionali nella distribuzione delle acque negli altri lotti irrigui, con ritardi nella riparazione delle perdite, totale abbandono dei comizi non attivi, e assenza di una mappatura dei comizi funzionanti all’inizio della stagione irrigua; sul rifacimento delle condotte degli altri lotti che interessano una superficie di circa 5.500 ettari; sull’utilizzazione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione della nuova programmazione comunitaria 2023/2027 o da altri strumenti finanziari europei, nazionali e regionali per il finanziamento dei progetti; ed infine sulla programmazione della stagione irrigua 2022/2023.

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