Raccolta differenziata, San Giuseppe Jato e San Cipirello primi in Sicilia

San Giuseppe Jato e San Cipirello premiati tra i migliori “Comuni ricicloni” in Sicilia. Nella speciale classifica figurano al primo e secondo posto per la categoria dei comuni tra i 5 mila e i 15 mila abitanti. Ieri mattina ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo c’è stata la premiazione e la presentazione del dossier “Comuni Ricicloni Sicilia 2022” a cura di Legambiente Sicilia. Il report dello scorso anno parla di 51 i Comuni siciliani che non hanno prodotto più di 75 kg di rifiuti indifferenziati per ogni abitante in un anno. Limitando così la pressione sulle discariche.


Tra i centri più piccoli, quelli al di sotto dei 5 mila abitanti, Castel di Lucio, nel Messinese, è il più virtuoso con una produzione di 19 kg ad abitante di rifiuti indifferenziati e oltre il 91% di raccolta differenziata. Tra i comuni di medie dimensioni San Giuseppe Jato è il primo con 89,6% di differenziata e 30,9 Kg di rifiuti indifferenziati per abitante. Al secondo posto c’è il centro limitrofo di San Cipirello con 88% di raccolta differenziata e 36,8 Kg di rifiuti indifferenziati per abitante. Entrambi i comuni fanno parte dell’Aro “Jato Ambiente”.
I dati utili per stilare la classifica vengono raccolti dal dipartimento regionale Acqua e rifiuti sulla base delle comunicazioni periodiche dei Comuni. Che a sua volta si basano sui formulari forniti dalle ditte. “Con l’apertura del Centro di raccolta rifiuti in contrada Bassetto, nei pressi dell’area commerciale, le percentuali di raccolta potranno ulteriormente migliorare”, commenta il vicesindaco di San Cipirello, Gaspare Scannaliato.

Nei due centri all’ombra di Monte Iato la raccolta differenziata è partita nel 2014 e da allora ha fatto registrare un crescendo di buoni risultati. Ad inficiarli basta poco però: nelle contrade periferiche sorgono –infatti- tante micro discariche che sono il risultato di una minoranza di irriducibili che non separa la spazzatura. Gli interventi di bonifica, oltre a gravare sulle tasche dell’intera comunità, fanno abbassare le percentuali della differenziata. Così per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti i due Comuni hanno da alcune settimane a disposizione le “fototrappole” fornite dalla Città metropolitana. I dispositivi “e-killer” saranno piazzati lungo le strade provinciali e saranno gestiti dalla polizia municipale.

di Leandro Salvia

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