Asp 6, acquistati 14 ecografi destinati ai Consultori Familiari
Tutti i 40 Consultori familiari dell’Asp di Palermo saranno dotati di ecografo. L’Azienda sanitaria del capoluogo ha investito oltre 400 mila per l’acquisto delle attrezzature attraverso la Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana).
“C’è il massimo impegno e la massima attenzione della Direzione aziendale nel dotare i Consultori familiari di tutte le risorse professionali e tecnologiche necessarie – ha sottolineato il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – nell’ultimo anno sono stati inseriti nella rete consultoriale 9 nuovi ginecologi, ai quali si aggiungeranno dal primo gennaio prossimo 6 ostetriche e successivamente 15 assistenti sociali ed altrettanti dirigenti psicologi. I Consultori Familiari costituiscono un punto fondamentale del servizio di assistenza alla famiglia, alla maternità e all’infanzia. Rappresentano l’interfaccia tra utenti e Azienda, in cui promuovere attività di prevenzione, educazione alla salute, supporto alle persone e alle famiglie. Di primaria importanza è anche l’attività relativa agli screening con la distribuzione e raccolta del Sof Test per la ricerca del sangue occulto nelle feci (screening del tumore del colon retto, ndr) e nell’informazione e promozione dello screening del tumore della mammella e del cervicacarcinoma”.
In tutto sono 14 i nuovi ecografi di ultima generazione destinati alle attività territoriali ostetrico-ginecologiche che si aggiungono a quelli, già, in dotazione consentendo di raggiungere l’obiettivo di avere un ecografo per ciascuno dei 40 Consultori familiari dell’Asp dislocati nella città e in tutta la provincia oltre che nella Unità Operativa Semplice “Screening del cervicocarcinoma” e nei Centri di gravidanza a rischio di secondo livello già attivati.
“Tutte le attività consultoriali sono gratuite – ha ricordato il Direttore del Dipartimento Salute della famiglia, Giuseppe Canzone – le nuove attrezzature consentiranno un miglioramento delle attività diagnostiche portando l’esame ecografico quanto più vicino alla propria residenza con un’attenzione specifica per le fasce più disagiate della popolazione”.