Carini-Montelepre-Giardinello, sopralluogo congiunto dei sindaci nella discarica a cielo aperto di c.da Grotta Bianca (VIDEO)
Sopralluogo congiunto, stamani, dei sindaci di Carini, Montelepre e Giardinello nella discarica a cielo aperto che da anni deturpa contrada Grotta Bianca, sito che residenti e villeggianti hanno ribattezzato in “la terra di nessuno”, visto che l’area in questione che si trova sotto il bosco di Santa Venera, si colloca ai confini di tre diversi comuni: Montelepre, Giardinello e Carini appunto. Da anni una ventina di famiglie che vi risiedono o villeggiano reclamano l’attenzione degli amministratori dei tre enti locali per far rimuovere la gran mole di rifiuti che, oltre a deturpare l’ambiente, ostruisce il letto fluviale del torrente Monte d’Oro.
Le stesse sono stanche di sentirsi ripetere, ogni qualvolta presentano reclamo ai comuni in questione :”non è nostro territorio, non è nostra competenza”. Per Carini la zona rappresenta estrema periferia, più attigue le municipalità di Giardinello e Montelepre, i cui confini vengono delimitati proprio dalla presenza del fiume. Sul ciglio della strada vi abbandonano di tutto, dai rifiuti ingombranti ai materiali edili, da mobili a pneumatici, da sanitari a ramaglie. Ma a preoccupare sono soprattutto i rifiuti che giacciono proprio all’ingresso del letto del torrente, ormai ricoperti da terra e sterpaglie e che rappresentano un vero e proprio pericolo non solo per loro, ma anche per gli abitanti di Montelepre e Giardinello. La stagione delle piogge temporalesche è in corso ed una eventuale bomba d’acqua potrebbe provocare effetti devastanti, così come già avvenne il 18 febbraio del 2011, quando un violento nubifragio fece arrivare a valle dei due paesi fango e detriti scesi dalle montagne che sovrastano contrada Piano Gallina. Dall’area a monte delle cave della zona scese giù un enorme corso d’acqua che avrebbe dovuto trovare sfogo nel torrente Monte d’Oro, ma ostruito come adesso, provocò danni e allagamenti lungo le strade in discesa fino ai centri abitati di Montelepre e Giardinello; in quest’ultimo paese la furia dell’acqua invase piazza Mattarella ed allagò diversi seminterrati privati lungo la via Mazzini. Nel comune vicino andarono in tilt diversi tratti fognari e i liquami invasero le case del centro storico, uscendo pure dai water delle abitazioni. In quell’occasione si parlò di cronaca di danni annunciati e i residenti e villeggianti di Grotta Bianca vorrebbero che la storia non si ripetesse, per il disinteresse degli organi competenti.