Unipa, progetto recupero risorse depurazione acqua sperimentato anche a Corleone (Video)

All’Università di Palermo è stato realizzato l’unico dimostrativo sperimentale al mondo all’interno di un campus universitario dedicato al riuso dell’acqua depurata, al recupero di risorse della depurazione (bioplastiche e fertilizzanti a base di fosforo e azoto) e alla minimizzazione dei fanghi biologici attraverso la applicazione di tecnologie avanzate (water smart solutions).

Il dimostrativo, realizzato nell’ambito del progetto europeo Wider-Uptake: Achieving wideruptake of water smart solutions che ha ricevuto dalla Commissione Europea un finanziamento che supera gli 11 milioni di euro di cui oltre un milione e mezzo ad UniPa, è composto da quattro elementi principali:

–        un impianto di sollevamento composto da una vasca di raccolta, un sistema intelligente di controllo delle pompe ed una condotta di convogliamento dell’acqua reflua prodotta dal campus UniPa di circa 600 metri sottotraccia;

–        una stazione sperimentale con impianti pilota composti da tre linee: riuso e minimizzazione dei fanghi, bioplastiche e produzione fertilizzanti;

–        un laboratorio in materiale ecosostenibile (legno lamellare) per le misure dei parametri della stazione pilota;

–        una serra in plastica ed acciaio per lo studio degli effetti.

Nel corso dei primi due anni di attività del progetto Wider-Uptake: Achieving wideruptake of water smart solutions sono stati realizzati altri due dimostrativi sperimentali, uno al depuratore di Corleone che ha come obiettivo il riuso dell’acqua e la minimizzazione dei fanghi di depurazione, e uno, finalizzato alla produzione di bioplastiche e fertilizzanti a lento rilascio, al depuratore di Marineo.

L’Università di Palermo fa parte di Wider-Uptake con un team di ricerca dalla forte connotazione multidisciplinare che coinvolge quattro dipartimenti: Ingegneria, Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, Giurisprudenza e Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche.

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