Sunseri: “strade provinciali impraticabili e pericolose nel corleonese”
“Numerose strade provinciali della provincia di Palermo sono letteralmente impraticabili a causa di frane e detriti provocati dalle abbondanti piogge di questi giorni. Il rischio di pericolosi e gravi incidenti per le automobili e i per mezzi agricoli in transito in queste importantissime arterie è più che concreto, considerato che gli interventi di manutenzione della Provincia metropolitana sono del tutto assenti. Lagalla intervenga subito prima che ci scappi il morto. Il tempo delle chiacchiere da campagna elettorale è finito, ora è quello dei fatti”.
La denuncia è del deputato M5S all’Ars Luigi Sunseri.
“Le strade che richiedono immediati interventi che pongano rimedio alla totale mancanza di interventi manutentivi – dice il deputato a sala d’Ercole – sono quelle dell’Alto Belìce, nei Comuni di Contessa Entellina, Roccamena e Corleone. Bene non sono messe comunque anche quelle delle Madonie. Si tratta di strade di fondamentale importanza, in quanto dovrebbero permettere il quotidiano spostamento degli studenti nelle scuole del circondario e consentire ai lavoratori delle tante attività agricole e artigiane che insistono sul territorio di poter svolgere il proprio lavoro in totale sicurezza. La città Metropolitana di Palermo è stata, e continua ad essere, totalmente assente sia per quanto riguarda la manutenzione ordinaria che quella straordinaria. I disagi e i rischi che vengono vissuti giornalmente da tutta la comunità sono enormi e la situazione non è più sostenibile. Servono interventi urgenti per dare risposte concrete a tutta la cittadinanza e per ripristinare la viabilità interrotta”.
“Questi territori – conclude Sunseri – non devono più essere abbandonati, Lagalla intervenga immediatamente. Il tema della viabilità, insieme a quello più ampio del governo del territorio, costituiscono elementi imprescindibili per lo sviluppo della nostra regione. Queste tematiche vanno affrontate al più presto di concerto tra la Città Metropolitana e l’Autorità di bacino”.