Amap, sigilli alle prime cinque utenze morose di Palermo e provincia
Sono iniziati con l’apposizione dei sigilli a cinque utenze in diverse zone di Palermo, gli interventi di sospensione dei servizio idrico nei confronti degli utenti morosi di Amap in città e in provincia. Una prima lista di 100 sospensioni dell’erogazione sarà eseguita entro le prossime due settimane.
Si tratta in particolare di utenti che a partire da gennaio di quest’anno hanno ricevuto solleciti e notifiche di tutti i tipi, dagli avvisi bonari alle raccomandate, fino anche alle telefonate ad personam tentate lì dove era disponibile un recapito telefonico ancora valido. “Nonostante ogni possibile tentativo di risolvere bonariamente la situazione – spiega l’Amministratore di Amap Alessandro Di Martino – siamo stati costretti a ricorrere alla misura estrema della interruzione del servizio, che per altro non interrompe la prosecuzione delle azioni di recupero delle somme dovute con ulteriore aggravio di costi e responsabilità per chi non è in regola.”
In questi ultimi dieci giorni sono stati migliaia gli utenti, soprattutto privati ed amministratori di condominio, che hanno contattato gli uffici di Amap per avviare la regolarizzazione delle proprie posizioni, che in alcuni casi vedono debiti per oltre 100 mila euro. L’azienda ha per questo potenziato il servizio di sportello, soprattutto per quanti richiedono l’avvio del piano di rientro rateale, previsto dai regolamenti vigenti per un massimo di 36 mesi.
Da gennaio ad oggi AMAP ha già incassato o avviato il recupero tramite rateizzazione per circa 15 milioni di euro, su un totale di poco meno di 90 milioni di crediti, dovuti da 50.000 degli oltre 220 mila utenti dell’azienda. Fra i morosi, spiccano circa 8.000 che hanno una media di debito superiore ai 6.000 euro ciascuno, i cosiddetti grandi morosi che devono complessivamente all’azienda circa 50 milioni di euro.
In questi giorni sono anche partiti i solleciti nei confronti di coloro che, pur avendo avviato il piano di rientro rateale, non stanno rispettando i pagamenti concordati. Anche per loro, se non provvederanno a regolarizzare la propria posizione, saranno avviate le procedure di interruzione dell’erogazione.
“E’ evidente – spiega ancora Di Martino – che la grande maggioranza dei nostri utenti in città e provincia è in regola con i pagamenti, ma c’è una parte restia a mettersi in regola, con un danno che inevitabilmente rischia di ricadere su tutti in termini di qualità del servizio.”
Da parte nostra comunque – conclude l’Amministratore di Amap – resta sempre massima disponibilità nei confronti di chi vuole mettersi in regola ma altrettanto massima fermezza verso chi mostra disprezzo delle regole e dei diritti della collettività.”