Carini, confermato in appello l’ergastolo per il boss Freddy Gallina
La Corte d’Assise d’appello, presieduta da Matteo Frasca ha confermato l’ergastolo per il boss di Carini Ferdinando Gallina, detto Freddy, estradato dagli Stati Uniti d’America in cui si era rifugiato dopo aver finito di scontare nel 2017 una condanna definitiva per associazione mafiosa seppur sottoposto alla sorveglianza speciale. Il pentimento di Antonino Pipitone lo avrebbe messo in fuga da Carini, riuscendo a raggiungere clandestinamente New York nello stesso anno. Sono state le rivelazioni di Pipitone, infatti, ad inchiodarlo sull’accusa di ben tre omicidi, confermando le tesi già mosse da un altro collaboratore di giustizia, Gaspare Pulizzi, le cui dichiarazioni all’epoca non bastarono per incriminare Freddy Gallina degli omicidi di Francesco Giambanco e di Giampiero Tocco. La sentenza di fine pena mai confermata in appello nei confronti di Gallina include un terzo delitto che lo stesso avrebbe commesso a Palermo, ovvero l’assassinio di Felice Orlando, crivellato da colpi di pistola nella sua macelleria dello Zen nel 1999. Già dal 2003 Freddy Gallina avrebbe seguito le orme del padre che per diversi anni avrebbe ricoperto il ruolo di vertice della famiglia mafiosa di Carini. Il suo nome ricorreva spesso nei pizzini rinvenuti nel covo di Giardinello in cui catturarono i boss di San Lorenzo Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Pare che i Lo Piccolo gli affidassero di seguire le estorsioni più delicate messe in atto nel mandamento mafioso di pertinenza.