Aeroporto Falcone e Borsellino, domani sciopero del comparto aereo: si fermano pure gli addetti alla vigilanza

Da oltre sei anni e mezzo aspettano il rinnovo del contratto nazionale. Per questo motivo domani, domenica 17 luglio gli addetti della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza dell’aeroporto Falcone e a Borsellino, incroceranno di nuovo le braccia per la mancanza di una intesa per il rinnovo del contratto nazionale scaduto nel 2015. Tra i nodi irrisolti anche quelli legati al trattamento economico e ai cambi di appalto.  La serrata è stata annunciata dalle ore 14 alle 18 e si prevedono non pochi disagi per i viaggiatori anche in Sicilia. A incrociare

le braccia domani in tutti gli aeroporti d’Italia sarà il personale ENAV, i lavoratori del comparto aereo, aeroportuale e indotto, delle imprese di servizi di handling, il personale dipendente delle aziende trasporto aereo e indotto, il personale Easy Jet, Volotea, Ryanair Limited, Malta Air e Crewlink per via della carenza organica rispetto alla reale mole di lavoro, considerando anche il cospicuo aumento delle tratte aeree, che hanno portato a triplicare i numeri dei disservizi rispetto al mese di maggio. Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero. L’Enac ha, però, diffuso la nota con i voli garantiti, specificando anche le fasce orarie di tutela per i passeggeri, previste dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21.


A fianco dei lavoratori i sindacati di categoria, secondo cui gli addetti del settore pagano il prezzo di anni di mancati rinnovi contrattuali che hanno creato un gap di circa 400 euro con gli altri lavoratori del terziario, un differenziale pesante e difficile da colmare. A questo si aggiunge la costante violazione delle norme di legge e dei contratti, anche in tema di salute e sicurezza, le violazioni della clausola sociale in materia di cambio di appalto e la cronica carenza di tutele adeguate rispetto all’evoluzione del settore.

A peggiorare la situazione l’andamento dell’inflazione che in questo periodo sta comportando una grande penalizzazione del potere d’acquisto dei redditi medio-bassi. Per i sindacati è assolutamente necessario e urgente l’intervento del governo, del ministro dell’Interno e del Lavoro su un settore delicato come quello della vigilanza privata che garantisce la sicurezza del beni e delle persone in luoghi sensibili come aeroporti, porti e ferrovie.

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