San Giuseppe Jato, riordino dei confini con Monreale: il tar da ragione a comitato civico
A votare per il riordino dei confini comunali tra Monreale e San Giuseppe Jato saranno solo i 158 residenti delle contrade interessate. A stabilirlo nei giorni scorsi è stato il Tar Sicilia, che ha accolto il ricorso presentato dal Comitato civico promotore del referendum.
Lo scorso anno ad agosto l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali aveva invece emanato un decreto che estendeva la consultazione a tutta la popolazione residente nei Comuni di Monreale e San Giuseppe Jato. Di qui il ricorso presentato dagli abitanti delle contrade Dammusi, Signora, Ginestra e Bommarito, assistiti dagli avvocati Francesco Miceli e Luciano Romeo.
A rivolgersi al Tar era stato anche il Comune di Monreale, che riteneva illegittima l’intera procedura di consultazione refendaria. “La sentenza – spiegano in una nota Miceli e Romeo – ha accolto solo le censure del Comitato, evidenziando come “il provvedimento impugnato risulta carente di adeguata motivazione circa l’interesse qualificato di tutto il corpo elettorale a partecipare alla consultazione referendaria”. Quelle del Comune di Monreale, ritenute in parte infondate, sono state assorbite dall’accoglimento del ricorso del Comitato.
“Adesso – aggiungono gli avvocati – l’Assessorato dovrà adeguarsi alla sentenza, emanando un nuovo provvedimento che tenga conto dei vizi evidenziati dal Tar”. Voteranno dunque solo i residenti delle contrade interessate e non l’intera popolazione dei due comuni coinvolti.
La fetta di territorio che la cittadina normanna potrebbe dover cedere è di 2.155 ettari, che rappresentano circa il 4% dell’intero territorio monrealese. Si tratta delle contrade Dammusi, Signora, Ginestra e Bommarito.
Le aree interessate dal riordino territoriale sono distanti dal centro normanno e si trovano invece a pochi chilometri dal comune jatino. I residenti pagano le tassa al Comune di Monreale senza usufruire di alcun servizio, compresa la raccolta dei rifiuti. E disagi ci sono anche per la scelta del medico di base, del pediatra e delle scuole. Chi abita in quelle contrade di fatto riceve servizi dal Comune di San Giuseppe Jato, ma paga le imposte a Monreale. A cui deve rivolgersi per ogni esigenza o controversia. Ma ci sono anche ragioni identitarie: quasi nessuno dei residenti si sente Monrealese. Sono Jatini oltre i confini.
Di Leandro Salvia