Castellammare del Golfo, “casa degli orrori”: confermata la condanna per Anna Maria Bosco
La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di condanna a sette anni emessa nel luglio di due
anni fa dalla Terza sezione della corte d’appello di Palermo, nei confronti della castellammarese
Anna Maria Bosco, 50 anni, una delle inservienti coinvolte nella triste vicenda di quella che è stata
definita «La casa degli orrori». Cinque anni fa vennero alla luce maltrattamenti ai danni di anziani
nella comunità alloggio «Rosanna» di Castellammare. Per la Bosco condanna dunque definitiva così
come per l’alcamese Marianna Rizzo, 36 anni, condannata in appello a sette anni. Non ha presentato ricorso in Cassazione. Quattordici i casi accertati di anziani, uomini e donne, maltrattati durante le indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Alcamo, all’epoca guidati dal capitano Giulio Pisani. Che qualcosa di anomalo si verificasse nella comunità alloggio “Ro s a n n a” di re del Golfo lo sospettarono alcuni familiari di anziani ospiti della casa di riposo. I carabinieri tra il 2016 e 2017 avviarono le indagini con intercettazioni telefoniche, riuscendo anche ad installare telecamere che documentarono le violenze alle quali venivano sottoposti gli anziani. Un ruolo determinate ebbero i militari di Castellammare, coordinati dal luogotenente Luigi Gargano.
In carcere finirono quattro persone. Le accuse sono state di maltrattamenti aggravati, sequestro di
persona e torture: per quest’ult imo reato si trattò di una delle prime sentenze in Italia. La Suprema
Corte, nei giorni scorsi, ha confermato la condanna di Anna Maria Bosco. La Bosco e la Rizzo dovranno risarcire le parti civili. Anna Maria Bosco in primo grado era stata condannata a nove anni, in appello sconto di due anni con
sentenza ora per lei diventata definitiva. In appello venne condannato a nove anni Matteo Cerni, gestore della “Ro s a n n a”, che nel frattempo è deceduto. Tra le parti civili anche il Comune di Castellammare. La notizia della Casa degli
orrori, fu uno shoc per Castellammare. La città si mobilitò per gli anziani e loro famigliari. E il 17 dicembre di cinque anni fa, tra le tante iniziative di solidarietà, anche una grande festa in quella che venne chiamata “La casa della
g i o i a” con la partecipazione del parroco di santa Rita, Don Salvo, dell’allora sindaco Nicola Coppola, di associazioni e di tanti bambini.
di Giuseppe Maniscalchi