Carini, 9 condanne in rito abbreviato per i pusher con il reddito di cittadinanza
Arrivano le prime 9 condanne per i pusher con il reddito di cittadinanza che gestivano la base di spaccio tra Carini e il popolare quartiere palermitano dello Zen. Il gup Rosario Di Gioia ha inflitto le pene più severe ai fratelli Fabio e Giuseppe Daricca, condannati rispettivamente a 14 e 12 anni di carcere, seguono poi Pietro Lazzara e Elisabetta Pistone che hanno avuto 7 anni e 4 mesi, 6 anni e 4 mesi per Salvatore Passantino, 6 anni e 2 mesi a Domenico Bellomonte e Claudia Bondì, 5 anni e 4 mesi sono stati inflitti a Caterina Sansone, 2 anni a Jonathan Lucchese. Tutti sono stati processati con il rito abbreviato. Altri 4 imputati hanno scelto l’ordinario. Secondo la ricostruzione dell’accusa, a gestire il giro di droga era Fabio Daricca, 44 anni, cresciuto tra i padiglioni dello Zen ma ufficialmente residente a Carini. Lo stesso si avvaleva della collaborazione del fratello Giuseppe, 31 anni, residente in via Rocky Marciano sempre allo Zen e dalla moglie Elisabetta Pistone. Il giro d’affari, stimato anche grazie alle intercettazioni, era di decine di migliaia di euro ogni mese. Contestualmente, 10 dei 14 indagati, beneficiavano del reddito di cittadinanza : Antonino Francesco La Mattina, Pietro Lazzara, Claudia Bondì, Elisabetta Pistone, Giuseppe Daricca, Domenico Bellomonte, Caterina Sansone, Rosa Daricca, Rosalia Daricca ed Emanuele Di Fili. Il blitz scattò nel marzo dello scorso anno con una quindicina di arresti, mentre l’inchiesta era partita tre anni prima dopo l’assalto ad una tabaccheria di Carini.