Partinico, il Pd su sentenza incandidabili: “mai con i protagonisti dello scioglimento”
Il Partito Democratico prende posizione dopo la sentenza emessa dal tribunale civile che ha stabilito l’incandidabilità di 5 tra ex assessori ed ex consiglieri comunali di Partinico ritenuti tra i responsabili dello scioglimento delle cariche elettive per infiltrazioni mafiose. Un documento politico in cui si dice “No” ad eventuali alleanze con i responsabili di quella che viene definita come la pagina buia della storia politica cittadina. Una sorta di monito in vista delle elezioni amministrative del prossimo autunno che si terranno a conclusione degli oltre due anni di commissariamento. Vengono quindi posti i primi paletti in vista di alleanze politiche. “La sentenza del tribunale civile- scrive in una nota il segretario dei Dem Gaspare Anzelmo – fa riemergere la gravità delle vicende contenute nel provvedimento che ha portato allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose e getta, così, ulteriori ombre su un lungo periodo amministrativo che è stato certamente connotato da una cattiva gestione della cosa pubblica e da una politica incapace di guidare le sorti della comunità. Le responsabilità politiche di chi ha guidato il paese sono sotto gli occhi di tutti – prosegue la nota – e il degrado economico e sociale, insieme ai tanti problemi di cui è investito l’ente, hanno contribuito a frenare lo sviluppo della città e messo in crisi la sua stessa dignità”. Per il Partito Democratico è necessario che si inauguri una stagione nuova per la città di Partinico, “in cui la politica acquisti credibilità attraverso uomini e donne ispirati dal senso di responsabilità e in cui la società tutta manifesti apertamente il desiderio di riscatto”. Il Pd di Partinico, nell’evidenziare che lo scioglimento ha portato” da un lato il fallimento di un modo di intendere e abusare del potere e dall’altro l’occasione di restituire speranza attraverso comportamenti sani e competenti, offrendo opportunità di sviluppo alle giovani generazioni – scrive di scegliere di stare – “incondizionatamente, dalla parte di chi non vuole avere a che fare in alcun modo con questa pagina buia ed è pronto a sostenere il cammino di coloro che seriamente lavorano per il riscatto della città”.