Giardinello, polemiche su un regolamento che impone alle imprese la messa in regola sui tributi
Il Consiglio Comunale di Giardinello ha approvato un regolamento proposto dalla giunta guidata dal sindaco Antonio De Luca, rivolto alle attività commerciali e produttive del territorio finalizzato a regolarizzare la propria posizione tributaria nei confronti dell’ente locale, pena la revoca delle licenze o il diniego del rilascio delle stesse per le nuove attività, ma anche l’impossibilità di ottenere autorizzazioni, scia, concessioni e rinnovi. L’importante punto all’ordine del giorno è stato esitato favorevolmente nonostante lo scorso 26 aprile, lo stesso massimo consesso civico si fosse espresso per il rinvio della trattazione dell’argomento dopo il superamento dell’emergenza sanitaria in atto che, costringe attualmente pure l’assemblea civica locale a riunirsi in modalità online. Per i Consiglieri Comunali Alessandra Polizzi, Antonino Vaccaro e Pierangelo Polizzi, quest’ultimo peraltro pare avere pure preso le distanze dalla maggioranza del sindaco De Luca, si chiedono come sia stato possibile da parte del vertice dell’assise ignorare la volontà espressa nell’aprile scorso, reinserendo lo stesso punto all’ordine del giorno nonostante il perdurare dello stato di emergenza. “Forse – si legge in una nota – per il Presidente del Consiglio Comunale di Giardinello Caterina Sapienza, la pandemia e lo stato emergenziale sono finiti da tempo. Ed in effetti, a ben guardare, ci chiediamo pure da che parte stia, visto che ha sempre votato favorevolmente tutte le proposte dell’amministrazione comunale, come ad esempio aumento TARI e Tariffe Acqua e spesso in modo difforme rispetto al gruppo politico al quale appartiene”. I firmatari del documento contestano pure le dichiarazioni del Consigliere Cucchiara che viene tacciata di irresponsabilità per aver detto che non si poteva più aspettare. “Ma di fare cosa? – si chiedono – di tartassare i cittadini in un momento storico unico in cui tutte le attività hanno patito e sopportato cali di fatturato notevoli, che hanno lentamente ripreso a lavorare ma è, altrettanto, noto che la situazione attuale è ancora dura per tutti.
Se una valutazione tecnica da parte di un responsabile di settore, per quanto autorevole – prosegue la nota – è più importante di una valutazione politica che noi consiglieri abbiano l’obbligo di esercitare, nel rispetto del mandato che la nostra comunità ci ha conferito, allora, è inutile “eleggere” dei rappresentanti della popolazione. Se davvero tutti i consiglieri comunali volessero essere nei fatti dalla parte dei cittadini- concludono i firmatari del documento – dovrebbero avere più coraggio nel fare determinate scelte politiche, visto che hanno inferto un duro colpo a tutte le attività commerciali locali, presenti e future”.