Carini, oggi l’ultimo saluto al piccolo Gabriele Conigliaro nella Chiesa del Rosario

Bandiere a mezz’asta, stamani, al palazzo di una città in lutto per la tragica fine del piccolo Gabriele Conigliaro, il 12 enne di Carini che ha perso la vita mentre giocava a pallone nel parco urbano di Contrada Sofia. C’è dolore e rabbia per la scomparsa di una così giovane vita travolta dalla porta del campo di calcetto che non era ancorata al terreno. Il piccolo, secondo quanto hanno raccontato agli investigatori i suoi coetanei  che giocavano con lui, si sarebbe appeso alla traversa che, non essendo adeguatamente fissata al suolo, con il peso di Gabriele si sarebbe inclinata in avanti rovesciandosi sulla sua testa e sul torace. La famiglia della vittima è distrutta. Non riesce a darsi pace per quanto accaduto all’ultimo genito, il piccolo di casa dopo altri tre fratelli maschi. Nella sua casa di via Tosco, dove è stata allestita la camera ardente c’è un continuo viavai di gente. L’intera città in queste ore continua a stringersi alla famiglia di Gabriele; i genitori continuano ad interrogarsi sui motivi che hanno provocato la morte del figlio su cui si è accanito l’atroce destino, vogliono sapere se vi sono dei responsabili e chiedono giustizia. L’immagine del suo volto è stato fatto stampare su delle magliette bianche che saranno indossate dai familiari e dai vicini di casa della famiglia Conigliaro durante le esequie, in programma oggi, alle 17,00 nella Chiesa Maria Santissima del Rosario. Sarà l’Arciprete di Carini, Don Giacomo Sgroi a celebrare la Santa Messa in cui la città darà l’ultimo saluto a Gabriele, una giovane vita spezzata tragicamente; una morte che forse si sarebbe potuta evitare. Sul fronte investigativo, i carabinieri della compagnia di Carini guidati dal capitano Pietro Cugusi, hanno già verificato lo stato degli ancoraggi delle porte del campo di calcetto allestito nel parco urbano e al loro vaglio c’è pure tutta la documentazione inerente l’agibilità, i servizi di manutenzione e custodia. “La situazione è ormai cristallizzata” per gli inquirenti.

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