Carini, abbandono rifiuti: sindaco contro il silenzio dell’ex Provincia
L’ordinanza del Sindaco chiama in causa la Città Metropolitana
Nessuno si tira indietro o vuol scaricare le proprie responsabilità, meno che mai il Sindaco di Carini, ma non è un segreto per che i problemi di ordine pubblico e igienico sanitario di un territorio vasto 76 Kmq, che va dal Torrente Ciachea fino quasi al Nocella non possono essere scaricati solo sulle spalle dei Sindaci.
La piana di Carini comprende 4 Comuni in nessuno dei quali ha sede un Commissariato di Polizia. I 4 Comuni sono presidiati con un immane lavoro dalla sottodimensionata Compagnia dei Carabinieri alla quale non si possono chiedere miracoli.
Anche i presìdi sanitari sono pochi, insufficienti i servizi sociali e con un solo referente di medicina psichiatrica per tutti e quattro i comuni.
È troppo poco e insufficiente per porre argine alle derive:
1 dell’abbandono selvaggio dei rifiuti,
2 del preoccupante fenomeno delle occupazioni abusive delle abitazioni private e del patrimonio comunale,
3 della microcriminalità diffusa.
Per questo motivo il Sindaco di Carini invia un’Ordinanza alla Città Metropolitana nella quale invita a prendersi carico della rimozione e smaltimento dei cumuli di rifiuti abbandonati in maniera selvaggia nelle strade di pertinenza dell’ex Provincia, che poi sono quelle maggiormente colpite dall’abbandono indiscriminato.
“Stiamo provvedendo con i nostri mezzi e il nostro personale – dice Giovi Monteleone – a ripulire le strade maggiormente interessate dall’abbandono selvaggio, ma tutti sanno che non è un’azione risolutiva ma solo transitoria. I problemi si intrecciano tra loro, l’abbandono indiscriminato dei rifiuti è figlio dell’abusivismo per decenni tollerato e produce anche quello delle occupazioni abusive, che a loro volta alimentano il primo. Non possiamo farcela da soli, ma non ci arrendiamo”.
La Città Metropolitana di Palermo incassa la TEFA, un tributo che anche i cittadini di Carini si sono visti ben evidenziato in bolletta TARI. La realtà delle cose è questa e Carini non può sostenere da sola le conseguenze di una forte mobilità in ingresso dal vicino capoluogo, specialmente in estate.
“Molti dei sacchi in cui è raccolta e abbandonata l’immondizia sono della RAP. Dentro c’è l’immondizia di tanta gente villeggiante, o che occupa le case abusivamente, che non ne vuole sentire di osservare le regole della raccolta differenziata pur funzionando – continua il Sindaco Monteleone – Carini ha solo 16 Vigili Urbani e le 100 telecamere per la Video sorveglianza non sono sufficienti per cercare di tenere a bada le orde barbariche”.
L’ATI Senesi, l’azienda che si occupa dei rifiuti anche a Carini, ha ricevuto l’ordinanza di raccogliere i cumuli di rifiuti sulle strade comunali per evitare il pericolo di ordine igienico sanitario. Ma l’azione dipende anche dalla disponibilità delle discariche ad accogliere i rifiuti. Anche per questo il Sindaco chiede collaborazione ai cittadini: la pulizia di un territorio non dipende solo dal Sindaco ma anche da chi lo vive
La Città Metropolitana di Palermo e l’Anas, come previsto da legge e stabilito da sentenze, sono obbligate a raccogliere quello che viene abbandonato sulle proprie strade. Per questi motivi, e dopo l’avvio dell’operazione di bonifica dei Luoghi dell’Abbandono partita nei giorni scorsi, il Sindaco di Carini ha firmato e trasmesso l’ordinanza alla Provincia, alla Prefettura alla Compagnia dei Carabinieri.
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