Isola delle Femmine, paese sommerso dai rifiuti: scoppia la bufera politica
Scoppia la polemica per l’emergenza rifiuti a Isola delle Femmine. L’opposizione in consiglio comunale addita l’amministrazione guidata dal sindaco Orazio Nevoloso di aver ridotto il paese marinaro, alle porte oramai dell’estate e quindi della stagione turistica, ad un immondezzaio a cielo aperto. E per dar man forte a questa tesi è stato realizzato un vero e proprio dossier fotografico dove si mettono in evidenza numerose zone di Isola oramai sommerse dalla spazzatura. Non ci sta il sindaco Orazio Nevoloso, in carica da 8 mesi, che si fregia dell’aumento della quota di differenziata dal suo insediamento e preannuncia una lotta senza quartiere contro gli incivili. «La stagione turistico-balneare si è aperta già da domenica scorsa – afferma il capogruppo di opposizione ed ex sindaco Stefano Bologna – e Isola delle Femmine si è presentata con un pessimo biglietto da visita ai turisti ed ai suoi cittadini. Dopo soli otto mesi di amministrazione, il neo sindaco Nevoloso e la sua squadra hanno distrutto una macchina organizzativa che faticosamente dal 2014 al 2020 aveva radicalmente cambiato il volto e rilanciato turisticamente Isola delle Femmine. Il paese è sommerso dai rifiuti». Un problema che si è presentato praticamente quasi subito sotto le mani del neosindaco. In pratica appena insediato ha dovuto affrontare le problematiche finanziarie del Comune e di conseguenza quelle con l’Agesp, la ditta che ha in gestione il servizio di raccolta dei rifiuti in paese. La scarsa liquidità dell’ente locale, e i pagamenti in eccessivo ritardo alla ditta, hanno accumulato una serie di mensilità arretrate agli operatori ecologici che da qualche tempo hanno deciso di organizzare una serie di iniziative di protesta, culminate anche con le braccia incrociate e il blocco del servizio. «Gli alberghi, gli stabilimenti balneari tra pochi giorni saranno pieni di turisti e bagnanti, – attacca Bologna – i ristoranti e le attività commerciali tentano di ricominciare una stagione di rilancio dopo la pandemia e si ritrovano un Comune senza servizi, senza viabilità, senza regole e coperto in ogni angolo dai rifiuti. Altro che turismo, questo è un totale fallimento». Il sindaco però analizza la questione da tutt’altra angolazione: «Da quando si è insediata la mia amministrazione abbiamo potenziato la quota di differenziata – precisa – e siamo passati in pochi mesi dal 40 al 50 per cento. A questo obiettivo siamo arrivati riducendo la raccolta della frazione indifferenziata porta a porta da ben tre volte a settimana ad una sola volta. Questo ha finito anche per far emergere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti da parte di quella fetta di popolazione che si ostina a non voler fare la differenziata e che prima magari mischiava tutto conferendo nell’indifferenziata su cui poteva contare a giorni alterni. Proprio oggi in consiglio comunale porteremo un regolamento – conclude il primo cittadino – per permettere l’installazione di telecamere mobili di videosorveglianza, in modo da stanare e sanzionare chi ha comportamenti fuori dalle regole».