Cinisi, Di Ganci eletto segr. naz. Fuci: lascia Presidenza Consulta Giovanile

Il cinisense Andrea Di Ganci è stato eletto  segretario nazionale della Fuci. Un successo inaspettato che lo ha spinto a  dimettersi dalla Presidenza della Consulta Giovanile di Cinisi. In una lunga lettera inviata al sindaco Giangiacomo Palazzolo e al Consiglio Comunale, Di Ganci si congeda  sottolineando il proprio impegno nel contribuire alla definizione delle politiche giovanili portate avanti dall’Amministrazione Comunale di CInisi. “Nel corso del mio mandato – scrive in una nota – ho avuto modo di intendere correttamente il significato di giovinezza: una qualità non legata alla età anagrafica, bensì alla capacità di inventarsi e reinventarsi, di fare insieme, di costruire, crescere e sognare.   Ho avuto modo di toccare con mano e comprendere – prosegue Di Ganci – le ferite del tessuto giovanile, la frustrazione dell’incertezza, la fatica dell’essere giovani. Ho approfondito la mia percezione del tessuto associativo intendendo i meccanismi e le dinamiche che lo regolano. Ho intrattenuto interlocuzioni con chiunque avesse proposte, idee, esigenze  e se qualcosa non ho fatto o ho fatto male, per questo chiedo perdono”.  Di Ganci, nella sua missiva esprime gratitudine al sindaco Palazzolo   per essere stato sempre interlocutore autorevole,  in grado di pensare un luogo, “quale è la nostra Villa Bianca, in cui il potere mafioso ha dovuto cedere il posto alla immensa forza del dialogo e della condivisione”. Di Ganci ringrazia anche l’ex assessore Verusca Pizzo per aver creduto nella ricostruzione della consulta giovanile e nella realizzazione del progetto di Villa Bianca e alle altre figure istituzionali che lo  hanno collaborato: Francesca La Fata,Luisa Storaci, il Presidente del Consiglio Michele Giaimo, la commissione consiliare per le politiche giovanili presieduta da Linda Mazzola, l’intero consesso civico e i dipendenti comunali . Andrea Di Ganci augura a chi lo succederà un’esperienza  felice come la propria ed esorta  la politica a non cercare ai giovani, ma cercare i giovani. “Cercateli nelle stanze chiuse in cui regna la noia, cercateli nell’entusiasmo che vince sull’incertezza, cercateli agli incroci e nelle piazze, cercateli mentre giocano a calcio per le strade, cercateli mentre siedono sugli ingressi delle case, cercateli negli occhi di chi è ancora capace di sognare. Questa dovrebbe essere priorità di ogni azione politica: non cercare l’impegno dei giovani ma dare ai giovani mezzi per impegnarsi. La politica sia competente e credibile: la vostra azione è, contemporaneamente, esempio e trapasso di nozioni alle giovani generazione e ha valenza educativa e formativa. La responsabilità del futuro  – conclude Andrea Di Ganci – non è dei giovani ma degli adulti che, nel presente, sono loro riferimento”.

   

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