Naufragio Nuova Iside, cadute le accuse contro l’armatore di Augusta Due Raffaele Brullo

Nessun “consapevole e deliberato proposito di immutare artificiosamente lo stato e le condizioni della nave o l’intenzione di rafforzare l’altrui condotta a titolo di concorso morale”. Con  queste affermazioni il Tribunale del Riesame di Palermo è entrato  nel merito dell’accusa formulata e sfociata nell’arresto, poi annullato, dell’Armatore della società Augusta Due, Raffaele Brullo e ne ha sancito la totale estraneità in ordine ai fatti relativi all’affondamento del peschereccio   “Nuova Iside” e alle accuse che gli erano state mosse.  In una nota, la società esprime  soddisfazione  per quello che il collegio di difesa ha definito il dissolvimento di un equivoco processuale. Raffaele Brullo era finito in manette nell’ambito dell’inchiesta sull’affondamento del motopesca di Terrasini Nuova Iside, avvenuto il 12 maggio dello scorso anno e in cui persero la vita Matteo, Vito e Giuseppe Lo Iacono.

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